Ravanelli: "Con Reja vedo una Lazio più operaia. A Roma ho ricordi bellissimi" - Lazio News 24
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2014

Ravanelli: “Con Reja vedo una Lazio più operaia. A Roma ho ricordi bellissimi”

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Fabrizio Ravanelli, alla Lazio dal 1999 al 2001, è intervenuto a Lazio Style Radio parlando del settore giovanile biancoceleste, della prima squadra e dell’attuale malcontento dei tifosi. “La Lazio sta lavorando bene, Bollini ha fatto un ottimo lavoro, stessa cosa si può dire di Inzaghi adesso. Peccato per l’uscita dal Torneo di Viareggio, ma adesso la Primavera laziale ha in mano la Coppa Italia“. Su Simone Inzaghi: “Quando giocava non ci si accorgeva delle sue grandi qualità da allenatore; ha una grande passione così come il fratello, adesso sta a lui dimostrare di poter portare bei risultati“. Un pensiero sulla prima squadra, ritrovata dopo l’arrivo di Reja: “Da quando è arrivato Reja, la Lazio sta facendo benissimo, sembrava che i giocatori volessero un suo ritorno. Lui ha un grande rapporto con tutti, soprattutto con lo zoccolo duro. Con questa classifica si può continuare a sognare; peccato per Hernanes, perchè èun giocatore che poteva decidere le partite con una giocata. Ora vedo una Lazio più operaia”. Sulla contestazione dei tifosi alla società: “Non riesco a decifrare questo comportamento, ognuno dice la sua senza fare il bene della Lazio. A Lotito bisogna dare atto del grande lavoro svolto. Si trovi una soluzione, da esterno mi sembra che alla Lazio non si cerca mai di trovare la soluzione quando c’è un problema“. Poi Ravanelli ha ricordato il periodo trascorso alla Lazio: “Ho ricordi bellissimi, il tifoso biancoceleste è fantastico, ha sempre fatto sentire il suo calore. Quando c’ero io, la Lazio era forse la squadra più forte d’Europa, doveva vincere di più. A sentire l’inno della squadra ti viene la pelle d’oca, La mia corsa sfrenata sotto la Sud dopo il gol nell’anno del centenario? Emozione straordinaria. La prima partita con la Lazio, stavamo soffrendo il Bologna. Era una festa pazzesca. Era un momento particolare della mia vita, avevo perso mio padre e le lacrime erano forti. La Lazio rimane una parte particolare della mia vita per un momento negativo extra calcio. Sarebbe bellissimo tornare un giorno“.

 

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