2015
Reja: “Alla Lazio mancano le strutture e la distribuzione dei compiti che c’è all’Atalanta”
Edoardo Reja ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Euforico per la vittoria a Roma? Non lo sono mai, tengo sempre i piedi per terra, niente voli, che nel calcio si fa presto a cadere. Ma mentirei se negassi che vincere contro la Roma ha comportato una soddisfazione enorme. Da atalantino, però, non da laziale, nonostante i ringraziamenti in diretta di Tare. Sicuramente mi sarà valso il perdono di Lotito, dopo la gara contro i biancocelesti. L’idea del 4-3-3 nasce riguardando le gare dell’anno scorso proprio contro la Lazio: con Gomez e Moralez è l’ideale. Domenica abbiamo applicato al massimo livello questo sistema di gioco. C’è da dire che la Roma ha pagato la sfida contro il Bologna e il contraccolpo del Barcellona. Noi abbiamo interpretato la gara quasi alla perfezione, vincendo e offrendo anche bel gioco. È stata la nostra esibizione più spettacolare ma non l’unica di alto profilo con gli squadroni, come Inter e Milan. Adesso dobbiamo imporci di replicare quanto fatto anche in casa, abbiamo ottimi margini di crescita. Europa League? Il presidente è capace di puntare sul mercato di gennaio, lo so, ma io non gli chiederò nulla: ha dotato l’Atalanta di un’organizzazione da grande squadra che manca a Napoli e Lazio, alle quali mancano queste strutture e questa capillare distribuzione dei compiti. Lavoro con una quindicina di uomini, solo due sono miei: Alberto Bollini e Gigi Febbrari, che ha avuto il coraggio di lasciare la Roma per seguirmi qui. Con gli uomini della società c’è una totale sintonia, e utilizziamo metodi all’avanguardia, sia per l’analisi dei dati fisici dei giocatori che nella preparazione atletica”.