2015
Reja esalta Felipe Anderson: “Proveremo ad arginarlo, ma quando è in fiducia diventa immarcabile”
AGGIORNAMENTO ORE 14:30 – E’ intervenuto ai microfoni di Bergamo Tv, il tecnico Edy Reja, che ha parlato ancora del turno infrasettimanale di domani contro la Lazio: “A Bergamo stiamo creando un fortino, e in più stiamo riuscendo a divertire la gente. La Lazio ha mostrato limiti evidenti in trasferta, soprattutto nelle prime uscite, ma penso fossero dovute alla mancanza di leader come Biglia, Klose, Djordjevic. Adesso stanno ritornando a grandi livelli, Felipe Anderson quando inizia ad avere fiducia in se stesso diventa immarcabile. Proveremo ad arginarlo, perché lui è determinante: ha trascinato i biancocelesti per due mesi la scorsa stagione. É un po’ fragile caratterialmente parlando, ma ha qualità enormi“.
Edy Reja torna a parlare di Lazio, domani affronterà la sua ex squadra in veste di allenatore dell’Atalanta. Un match importante dopo la sconfitta contro la Juventus. In un’intervista al Corriere dello Sport il goriziano parla dei biancocelesti e dell’operato di Pioli: “L’Atalanta è l’ambiente ideale per me. Una società che ha nel suo Dna questa carica. C’è una partecipazione totale della tifoseria, si sente molto questo aspetto. Qui ci sono ruoli, compiti, funzioni, doveri. Ognuno sta al suo posto, non ci sono mai invasioni. De Laurentiis e Lotito? Napoli e Roma sono due ambienti diversi, c’è più tensione dal punto di vista mediatico. Le piccole frizioni sono esaltate, qui a Bergamo non succede. Pioli ha fatto grande la Lazio, ha dato un’impronta decisiva, si sta ripetendo e sta facendo bene anche in Europa. Mi è piaciuto cosa ha detto ai tifosi. “Insieme siamo più forti, senza siamo più deboli”. Giusto. Ha dato un’impronta decisiva, una filosofia giusta per la Lazio. L’anno scorso è stato protagonista di un grandissimo campionato, si sta ripetendo. In estate ha avuto un momento di difficoltà, con pazienza ha atteso che la squadra crescesse. Ora la Lazio è in forma e, sono sincero, speravo non arrivasse così a Bergamo. Cosa avrei dovuto dire io quando venivano in 3 o 4mila all’Olimpico? Se mi avessero dato una mano, forse sarei arrivato in Europa League. Ma lasciamo perdere, inutile tornare indietro”.