2014

Reja: “Europa? Ci proveremo fino all’ultimo. Troppe espulsioni ed errori in difesa…”

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Al termine del rocambolesco 3-3 acciuffato al 95′ con il Torino, mister Reja ha parlato ai microfoni di SkySport commentando l’incontro da poco conclusosi: “Siamo ancora vivi per l’Europa. Purtroppo ci capita speso di dover giocare in dieci, prendiamo troppe espulsioni. Oggi avevamo avanti un buon Torino, siamo andati in vantaggio due volte ma per errori in fase difensiva non abbiamo evitate di prendere go. Se in casa fai tre gol e ne prendi due, gli errori c’entrano per forza. Siamo a due punti dall’Europa, mancano quattro partite. Siamo distanti, con due squadre davanti, e partite come queste bisogna vincerle. Ora sarà difficile ma faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo. I fischi dagli spalti sul cambio Keita-Pereirinha? Eravamo in dieci, loro attaccavano da tutte le parti, stavamo rischiando di capitolare da un momento all’altro, ed io non posso di certo far giocare Anderson terzino. Lulic poteva farlo, Anderson no di certo. Non era preventivabile come cambio ma, non avendo difensori, dovevo mettere uno con quelle caratteristiche. Comunque siamo stati bravi a raggiungere questo pareggio”.

Il tecnico goriziano è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel: “Forse meritavamo miglior sorte già nel primo tempo con le occasioni create. Nel secondo tempo siamo andati in vantaggio ma non siamo riusciti a mantenere il vantaggio a causa degli errori. L’espulsione di Novaretti mi ha fatto cambiare i piani. Keita è stato uno tra i migliori ma dovevo dare equilibrio alla squadra per non perdere la partita. Quante speranze ha la Lazio di raggiungere l’Europa? Noi abbiamo sempre partite dove tutti si giocano tutto. Domenica ci sarà il Livorno, però abbiamo ancora una piccola speranza e possiamo lottare fino all’ultimo giorno. Ci sono quattro partite e noi ci proveremo fino alla fine. Decisioni arbitrali? Questa è un po’ una costante. Forse l’espulsione è eccessiva, ma è inutile lamentarsi. Noi dobbiamo solo abbasare la testa e pedalare. Sono decisioni che ci rimangono sconcertati, ma dobbiamo guardare avanti”

Reja ha poi parlato in conferenza stampa:

Rifarebbe il cambio Keita-Pereirinha?
“Quando eravamo in dieci, avevamo solo due centrali perché Lulic e Felipe Anderson erano praticamente due finti terzini e ci avevano messo in difficoltà anche perché la partita era ancora chiusa. Dovevo mettermi comunque a quattro ed avevo bisogno di equilibrio che mi chiedeva anche lo stesso Biava. Keita ha fatto un’ottima gara, mi dispiace che sia arrivata l’espulsione che abbia comportato questo cambio. Abbiamo fatto due gol e preso altri 2 che sono da dilettanti, senza cattiveria non si va da nessuna parte. Nel primo tempo potevamo fare ancora prima il gol, nel secondo abbiamo preso dei gol da dilettanti, poi in dieci stavamo soffrendo e sono stato obbligato. Non pensavo di prendere il 3 gol, magari speravo di farlo.”

Il risultato è giusto? 
“Si, penso di sì. Per come ha lavorato il Toro ci è andata bene anche perché in dieci governavano il gioco e noi ripartivamo..

 
Come giudica gli errori sui gol? 
“Sul primo Cavanda non doveva farlo entrare. Per questo dico che bisogna mettere anche gli artigli, come sul secondo gol che c’era un uomo libero a tre metri.” 

Mezza vittoria? 
“Ci permette di rimanere ancora vivi, spero di recuperare piu uomini possibili durante la settimana.” 

Perché la difesa a tre? 
“Pensavo di metterli in difficoltà sulle zone laterali andando in superiorità con Cavanda e Lulic, ed infatti è successo spesso che li mettessimo in difficoltà. La partita era stata preparata bene, ma l’espulsione ci ha condizionato la gara. Vanno fatti i meriti anche al Toro che è in salute, come già ha dimostrato con la Roma.”

 
La contestazione e Mauri? 
“Stefano ha fatto bene, mentre Keita è stato uno dei migliori. E’ normale che la contestazione avvenga quando togli un beniamino del pubblico, ma la gente deve capire che in campo eravamo messi davvero male ed ho dovuto scegliere questa soluzione. Le espulsioni ormai sono una costante Probabilmente non entriamo con i tempi giusti, ma qualche volta ci può anche stare un po’ di nervosismo e che si entra in ritardo, ma queste espulsioni ci penalizzano tanto. Non è facile lavorare così. Abbiamo protestato per dei mezzi falli che non ci ha fischiato e qualche ammonizione troppo facile, anche se la partita è stata corretta e forse qualche giallo è stato troppo gratuito.
 
Lei viene spesso fischiato, perché?
“Sono un uomo della società, allenatore del presidente contestato ed è normale che venga contestato.

Il Milan ha una marcia in più? 
“Era difficile prima e lo è ancora, ma siamo ancora vivi e non ci precludiamo nulla. In queste 4 partite proveremo a recuperare”

 
Cosa si aspetta dalla prossima stagione? 
“La gente vorrebbe vedere la Lazio primeggiare, ma a fine campionato a bocce ferme programmeremo la nuova stagione come fanno tutte le società. Siamo ancora in corsa in questo campionato e faremo il meglio possibile”
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