2014

Reja, il sentore di un ritorno alla Lazio lo spinse a rifiutare l’Armenia

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Nel luglio 2012 la separazione fra Reja e la Lazio finì inaspettatamente in modo dolce. Nonostante precedenti tentativi di dimissioni (respinte) e acquisti di metà campionato non all’altezza delle richieste dell’allenatore, Lotito inviò al tecnico friulano un’appassionata lettera di saluti con tanto di proposta di rinnovo per l’anno seguente e di esortazione ad attendere due settimane di “vacanza-riflessione” per rispondere. Edy rifiutò l’offerta credendo impossibile migliorare nella stagione successiva. In più, le parole di Tare di qualche giorno dopo furono molto esaustive, infatti nonostante ci fosse già Petkovic alle prese con i ragazzi, il ds dichiarò “Questa è ancora la squadra di Reja”. Sintomo di un addio definitivo mai avvenuto.

Tutto ciò ci aiuta a capire per quale motivo la scelta, anzi la ri-scelta di Reja sia stata la più comprensibile. Ora il goriziano riprende le redini di un percorso intrapreso fino a un anno e mezzo fa, aiutato da Alberto Bollini, tecnico della primavera biancoceleste e per due volte campione d’Italia. Prima del ritorno alla Lazio, però, per il futuro di Reja si era parlato di varie ipotesi, passando per Valencia e un club Ucraino e finendo per la più allettante proposta offertagli dalla nazionale Armena nel mese di novembre che lo avrebbe investito ct della nazionale (nello stesso girone di qualificazione ai mondiali dell’Italia). Economicamente l’offerta propostagli fu importante, contratto biennale comprendente rinnovo automatico in caso di eventuale qualificazione ai prossimi Europei del 2016 (in Francia). Ma Edy dopo averci pensato ha declinato. Troppi segnali lo hanno spinto a pensare ad un a possibile nuova chiamata da parte di Lotito a partire dalla complicatissima pista legata a Yakin “l’indeciso allenatore” del Basilea che guadagna attualmente il doppio di Petkovic alla Lazio. Segnali molto ben interpretati, perchè oggi, infatti, zio Edy Reja è tornato, ed è pronto a riprendere le redini della (parole di Tare) “sua Lazio”.

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