2014

Reja torna a Napoli, è pronto l’abbraccio del San Paolo

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Edy Reja, allenatore del Napoli dal 2005 al 2009 e protagonista del ritorno dei partenopei in Europa dopo gli anni della C, non è stato dimenticato all’ombra del Vesuvio. Come scrive il Corriere dello sport, Edy Reja è di fatto mezzo napoletano. Nei modi, nella capacità di gestire le situazioni più scomode. Buon senso e sorrisi. Il San Paolo è stato suo per cinque anni. I più duri, forse. Quelli della scalata dalla C alla A e poi in Europa passando per l’Intertoto. Storie che adesso è bello raccontare. Reja, esonerato da De Laurentiis nel marzo 2009 proprio dopo una sconfitta contro la Lazio, a Napoli è però davvero di casa. E l’ultima, unica, volta a Fuorigrotta furono applausi, cori di nostalgia e rimpianti: i suoi. Mezzogiorno di fuoco. Pure per il sole, alto. Quattro a tre, tripletta di Cavani e un tiro di Brocchi evidentemente dentro. L’arbitro lasciò giocare. Rabbia, proteste, e però alla fine strette di mano. Da galantuomini. De Laurentiis è un amico, Reja qualcosa in più di un ex allenatore. Il tecnico goriziano ha fatto da “garante”anche per l’arrivo di Benitez a Napoli; s’erano conosciuti a Valencia, quando il curioso Edy andò lì per studiare i metodi di un allenatore giovane e già in voga, interprete di un calcio nuovo, europeo, offensivo eppure pratico, concreto. E stasera si ritroveranno da avversari: in palio la Roma. Derby o partitissima comunque. Passa chi fa un gol in più o ne prende di meno. Rafa punta tutto sull’attacco, il migliore della storia azzurra in campionato: quarantaquattro reti come nel 57/58 e 87/88. Higuain erede di Vinicio e Careca. La Lazio, dietro, s’è però sistemata. Reja a Rafa lo diceva già dieci anni fa: tutti all’attacco ma pure in difesa.

 

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