Calciomercato
Retroscena di calciomercato, Nesta-Milan: quando Berlusconi disse «no» all’affare con la Lazio, ma Galliani…
Vecchio retroscena di calciomercato: quando Berlusconi disse ‘no’ a Nesta, ma la perseveranza di Galliani e i gol di Inzaghi cambiarono l’estate di Lazio e Milan
«Nesta al Milan? Non è possibile. Nel calcio siamo arrivati a livelli che davvero non hanno più nulla di economico e morale». Sky Sport ha riportato alla luce queste parole pronunciate nell’agosto 2002 dal presidente Silvio Berlusconi. Pochi giorni dopo invece arrivò l’annuncio, al termine della classica telenovela estiva: Alessandro Nesta lasciava la ‘sua’ Lazio per diventare un giocatore rossonero.
QUESTIONE DI BILANCIO – «Nesta costa troppo, non è compatibile con il nostro bilancio», spiegava ai tempi Adriano Galliani. Sergio Cragnotti, presidente del club capitolino, chiede 45 milioni per la sua bandiera, all’epoca uno dei pochi difensori in grado di cambiare il volto a una squadra. Non a caso, con la Lazio in difficoltà economica e bisognosa di venderlo, c’è la processione di club pronti a offrire il loro aiuto. Il primo a muoversi, appena finito il campionato, era stato Luciano Moggi. Affare possibile, tanto che Alessandro Del Piero, a fine mercato, dichiarerà: «Mi aspettavo di trovare alla Juve o Nesta o Cannavaro», finiti poi a Milan e Inter. La stessa Inter, che prima di virare su Fabio Cannavaro (su cui invece erano in vantaggio i rossoneri), aveva inseguito a lungo il centrale romano, graditissimo a Hector Cuper («O Nesta o nessuno. Solo con lui si può fare il salto di qualità»). Persino Totti si era sbilanciato con un’ipotesi da rivoluzione di piazza: «Nesta alla Roma? Cosa lo impedisce?».
L’AFFARE AL BAR SOLE – Alla fine, però ecco finalmente il tentativo di Galliani: l’incontro in Sardegna con Cragnotti, la richiesta di 45 milioni, l’offerta di 35 e due ore di colloquio, iniziato ai tavolini del Bar Sole e proseguito nella villetta dell’ad rossonero, servite soltanto a far scendere le pretese della Lazio a 43.5 milioni. L’amministratore delegato non chiude del tutto la porta. La sbarrerà, come detto, lo stesso Berlusconi pochi giorni dopo da Rimini, spegnendo il sogno di tanti tifosi rossoneri a secco da tre stagioni e in attesa del grande colpo. Cosa ha portato alla clamorosa virata? Il 14 e il 28 agosto, infatti, il Milan si gioca l’accesso ai gironi di Champions League nel preliminare contro lo Slovan Liberec: finisce 1-0 all’andata (Filippo Inzaghi), sconfitta 2-1 al ritorno (gol sempre di Inzaghi in apertura) e qualificazione. Tre giorni dopo, al termine dell’ultima frenetica giornata di calciomercato, il Milan sborsa 31 milioni per Nesta, tra lo stupore generale e l’entusiasmo dei tifosi. A Roma cala il sipario, lacrime per un idolo che scappa via. Andrà a fare le fortune di una squadra milanese.