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Rezzi: «Voglio diventare fondamentale per la Primavera. Sogno la chiamata di Inzaghi»
Il giorno del suo compleanno, Rezzi commenta la stagione conclusa e il suo futuro in biancoceleste
18 candeline sulla torta di Edoardo Rezzi. Il trequartista della Primavera di mister Bonatti festeggia oggi il suo compleanno e – ai microfoni Lazio Style Radio – parla così: «I 18 anni sono un traguardo importante, spero di aver raggiunto una certa maturità. Ancora penso alle Final Eight, c’è rammarico. Perdere così con un uomo in meno brucia, non ce la siamo giocata. Ci sono stati vari fattori che non hanno permesso di esprimere il miglior gioco. Già la Roma è una squadra fortissima, con parecchi che stanno per fare esperienza anche in Serie A, poi l’espulsione di Cardoselli ha condizionato tutta la partita. Abbiamo sempre dato il massimo durante la stagione e i risultati si sono visti, la sconfitta contro la Roma non può cancellare quanto di buono fatto».
FUTURO – «Spero di ritrovare mister Bonatti, quanto fatto lo scorso anno è tutto merito suo e ripartire da lui sarebbe una buona base. E’ sempre stato il dodicesimo uomo. L’infortunio contro la Roma mi ha condizionato tutta la seconda parte di stagione, poi è giusto stare fuori se qualcuno sta meglio. Gioco dove mi mette il mister, il ruolo è indifferente. Mi trovo bene sia da trequartista che da play. La fascia di capitano la darei a uno dei 3 fuoriquota, per loro sarebbe il terzo anno di Primavera e questo dà più leadership, come quest’anno successo a Rossi. Alessandro spero che rimanga in biancoceleste, in prima squadra, visto che è un grande tifoso: poi se dovesse andare in Serie B sarebbe un grande traguardo. Gli auguro il meglio perché per me è stato fondamentale. Per la prossima stagione vorrei diventare un punto fermo della Primavera e poi, se dovesse arrivare qualche chiamata di Inzaghi sarebbe un sogno. Ci penso alla prima squadra».