2013
Riecco Lulic, contro la Samp da difensore?
Senad Lulic è in procinto di fare il suo rientro in campo con la Lazio dopo l’infortunio. Come scrive il Corriere della sera, già contro la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, domenica prossima, Lulic può tornare a correre dopo il mese di stop causa lesione muscolare alla coscia sinistra. La questione è: in quale ruolo? Perché tutta la fascia sinistra è roba sua, e questo è uno dei motivi per cui il tecnico Conte e la Juventus proveranno a gennaio l’ennesimo assalto.
Certo, dipendesse da Senad il ruolo sarebbe offensivo, terzo sinistro nel tridente d’attacco. Però ha appena fatto irruzione il fenomeno Keita e probabilmente Petkovic dirotterà in difesa il suo «fedelissimo» (così lo ha definito alla tv svizzera), lì può essere più funzionale al 4-3-3 della Lazio. E così può anche aiutare il tecnico stesso, sempre più pressato dai suoi giocatori che gli chiedono di essere schierati nel ruolo preferito.
È la moda del momento e a lanciarla è stato Hernanes. L’unico ad oggi a non aver risposto «obbedisco» al proprio allenatore, questione che ha lasciato qualche strascico e che sarà uno dei temi centrali dell’incontro con la società per il rinnovo, tra un paio di settimane. Per esigenze di Nazionale e per convinzione personale il brasiliano ha detto di no alla proposta di giocare un po’ più avanzato per far ripartire un attacco inceppato, e «Petko» ha potuto solo rassegnarsi. Con gli altri (i vari Biglia, Ederson, Konko), invece, il dialogo è aperto. Il rientro di Lulic, ad esempio, può portare l’allenatore ad ascoltare la richiesta di Radu, ora perfettamente ristabilitosi dopo il problema al piede.
Il romeno vorrebbe giocare centrale, lì dove potrebbe ottenere la consacrazione internazionale che da esterno non è arrivata. Il che darebbe anche alla Lazio una sicurezza in più in un reparto ancora troppo fragile con Cana (che aveva chiesto di fare il mediano), Ciani o l’incerto Novaretti. Petkovic sta riflettendo, è uno spunto tattico valido e anche un modo per dare soddisfazione a Radu che, nella partita decisiva per la panchina, non ha esitato davanti alla prospettiva di un pomeriggio a denti stretti.
Ma la fila è lunga e non sempre il tecnico riesce a esaudire i desideri col rischio di essere boicottato. E se Pereirinha, precettato terzino anche se voleva giocare a centrocampo, in difesa ha trovato la sua dimensione, il desiderio di Felipe Anderson sembra al momento inconciliabile con le esigenze della squadra: «Sono un centrocampista, voglio giocare nel mezzo con la libertà di svariare», ha detto il brasiliano. O una cosa o l’altra, però. Petkovic lo ha sempre posizionato in avanti per liberarne la fantasia e ha sempre raccolto poco. Non si può accontentare tutti.