2014
Salernitana, parla Somma: “Lotito presidente esemplare, con me non ha mai sbagliato”
Mario Somma ha parlato stamane in conferenza stampa per salutare la Salernitana dopo l’esonero dei giorni scorsi. “Quest’anno non c’erano le condizioni per poter vincere il campionato, ho provato a portare serenità a tutto l’ambiente, ho fatto quello che era possibile fare. Eravamo un cantiere aperto, non arrivavamo neanche a undici giocatori. C’erano tante persone scontente, dovevo ricucire strappi e risolvere situazioni, era come raccogliere l’acqua con lo scolapasta. Quello della Salernitana sarà un girone impossibile, bisogna cercare giocatori che abbiano la personalità giusta per indossare quella maglia“. E ancora: “Dopo tanti anni in Rai, ho visto che dovevo chiedere il permesso anche per parlare dopo una partita. Pensavano di avere a che fare con un matto che non sapesse come comportarsi? Hanno avuto da ridire anche sul sistema di gioco: vorrei ricordare a tutti che mi sono laureato a Coverciano con il massimo dei voti, che ho vinto la panchina d’argento e tre campionati in categorie diverse. Con quali competenze mi parlano di modulo? Sono stato zitto per trasmettere serenità“. Elogi a Lotito e Mezzaroma: “Non hanno mai sbagliato una virgola, una parola o un gesto. Io non posso che parlarne bene di loro e della società. Quando ci siamo visti a Villa San Sebastiano a Roma, Lotito mi ha detto: “Questo è il budget e questo l’obiettivo’. Ed è un budget di tre volte superiore a quello di una squadra di Serie C media. E cosa devo dire io ad un presidente del genere?. Io gli dico sì. Poi gli indico un nome, lui davanti a me chiede chi è il suo agente e sblocca la situazione. In un minuto. Era Cani. Però la stampa era a tre metri e sente tutto. Cani è un grande giocatore ed un talento e a chi gli esplode in mano fa un affare. Ho avuto un presidente che accontenta subito sul mercato: dico Gabionetta ed arriva Gabionetta, dice Giandonato ed arriva, dico Cacia e Cacia è preso“. Sull’esonero: “L’unica motivazione che Fabiani mi ha dato è che ci sono troppe chiacchiere. Appena Fabiani esce di casa mia, lo richiamo e chiedo se posso telefonare a Lotito. Gli comunico che il suo direttore mi ha esonerato e lui mi dice che ha troppe cose a cui pensare, gli hanno detto che ci sono troppe chiacchiere e troppi problemi. Troppi problemi? Allora torna con me all’Hotel, torna con me a Pizzoferrato, torna con me quando ho fatto giocare i ragazzini. Avevamo 100 problemi, eravamo arrivati a 35. Ho aspettato tre giorni per avere la mente lucida e non essere contraddetto. E colui che finora mi ha detto che a Salerno non si può parlare e che voleva fermare questa conferenza parla ogni giorno ai giornali sui siti ed è sempre una versione diversa. Una volta è esonero, un’ altra dimissioni. Fai pace col cervello. Ripensa a quella cazzata del 17 agosto, chiediti se la rifaresti“. Infine, un appello dell’ex giocatore granata: “Dobbiamo tifare per la Salernitana, per i colori sociali, per Menichini, per questi calciatori che sono forti, per una società che sta facendo tantissimi sacrifici. Io non ce l’ho con nessuno, sono stato mandato via e mi hanno distrutto un sogno, ma voglio lanciare un segnale preciso: io sottoscriverò un abbonamento per la Salernitana pur non potendo andare allo stadio per motivi di lavoro. La Salernitana è la cosa più importante, fare la guerra interna fa solo danni a questi colori“.