2013
Sampdoria-Lazio – Promosso e bocciato
Nonostante ci sia ancora chi voglia vedere il bicchiere mezzo pieno, la verità è che i ringraziamenti devono andare solo alla Dea Bendata. Ennesima prestazione deludente per la compagine di Petkovic, che, nonostante la superiorità numerica, è riuscita a strappare solamente un pareggio, con una magia di Cana al 94’, beffando in extremis il povero Sinisa. Andiamo a vedere il migliore ed il peggiore di Sampdoria-Lazio.
BOCCIATO – Per la prima volta, sul banco degli imputati, ci sale meritatamente Antonio Candreva. A testa bassa, come quando corre sulla fascia, senza guardare il campo, ma ammirando con vanità i propri scarpini. Il Romoletto che salta l’uomo e sgaloppa su e giù per la fascia è solo un antico ricordo. Ieri le uniche azioni vagamente pericolose si sono svolte solo sulla sinistra, per merito di Lulic, che, comunque, non è stato impeccabile. Che la maglia da titolare oramai assegnatagli da Prandelli possa averlo eccessivamente inorgoglito? Una cosa è certa: senza il numero ottantasette, senza la sua ineguagliabile grinta, questa Lazio appare lenta e priva di idee. La ruota non gira, la squadra non c’è. E nemmeno Candreva.
PROMOSSO – In una domenica da dimenticare il prima possibile, Lorik Cana ha rappresentato l’unico raggio di sole. Preciso in fase difensiva, a parte un giallo rimediato nel corso del primo tempo, ha mostrato di avere coraggio da vendere quando, a dieci secondi dal fischio finale di Orsato, ha realizzato, dopo addirittura un anno e mezzo che non faceva centro, la sua prima rete stagionale, regalando un punto al club capitolino. Sono poche le volte che il difensore albanese ha deluso la sua squadra, dunque, una standing ovation, nonostante il periodo buio pesto, se la merita tutta.