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Sarri a Sportitalia: «Io in Arabia? In realtà un’ offerta l’ho ricevuta ma sto bene qua»
Sarri, il comandante ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sportitalia parlando del suo futuro
Ai microfoni di Sportitalia, ha parlato Maurizio Sarri il quale rilascia alcune dichiarazioni parlando del suo futuro, e della sua Lazio
IO IN ARABIA? NO STO BENE QUA – Io sinceramente qualche offerta l’ho ricevuta da quei paesi lì, per il momento però sto bene alla Lazio. Quindi è inutile parlare di soldi. Se poi tra un paio d’anni non starò più bene alla Lazio o mi finirà il contratto, qualcosa per un anno o due lo si può prendere in considerazione. In questo momento sto bene lì (a Formello, ndr.), a due ore di macchina da casa e quindi non ho motivazioni per prendere in considerazione questa cosa
KOULIBALY – Difficile entrare negli interessi delle persone. Da quello che ho letto prende 90 milioni per tre anni, è qualcosa che deve prendere in considerazione. Sistema la famiglia per diverse generazioni
BERARDI MIGLIORE ESTERNO – E’ un giocatore del Sassuolo, è un giocatore che mi piacerebbe allenare c’è ne sono tanti che mi avrebbe fatto piacere allenare, in particolare Frattesi
MILINKOVIC – È un problema per la società, è chiaro che per me potrebbe essere una risorsa. Dipende tutto da quanto il ragazzo è coinvolto dalla situazione. Un Milinkovic con la testa libera è un giocatore di livello straordinario. È un giocatore che con noi tra gol e assist in due stagioni ha creato una quarantina di situazioni. Quindi si sta parlando di un giocatore straordinario che ora ha una vicenda contrattuale che non so a che conseguenze possa portare. È un problema societario, è una risorsa tecnica, però poi lì si va in una scelta che è puramente societaria
CALCIOMERCATO LAZIO – Questa è una cosa che è venuta fuori qui alla Lazio. “Il mercato lo fa Sarri”, io in realtà mi limito a dire quali giocatori possono essere adatti o meno al nostro modo di giocare. Poi se avessi veramente la possibilità di fare mercato un miliardo di danno a Lotito glielo faccio
ATTACCANTE IDEALE DI SARRI – Dipende dalle situazioni che sono in divenire. Se noi abbiamo la necessità di tenere sempre Felipe da attaccante esterno è chiaro che deve arrivare un giocatore più pronto. Se noi abbiamo attaccanti esterni in buon numero, è chiaro che possiamo prendere anche un giovane da tirare su e nel frattempo si può utilizzare qualche volta Felipe anche da attaccante centrale, cosa che tra l’altro ha fatto anche bene durante questa stagione. Queste situazioni vanno viste sempre nel complesso della rosa che ti sta venendo fuori
TORREIRA – L’ho visto che benissimo alla Sampdoria, l’ho visto bene alla Fiorentina. È un giocatore che in Italia ha fatto bene
GIUNTOLI – Giuntoli ha delle qualità importanti, la più importante è il coraggio. Non si fa il problema di mettere sul mercato un giocatore importante e dall’altra parte prendere uno sconosciuto. Questa è sempre stata la sua grandissima forza: il coraggio unito alla competenza che ha lui, che ha anche un grande collaboratore come Beppe Pompilio, lo porta a fare grandi cose
CHIESA E VLAHOVIC – Prima o poi torneranno a fare stagioni di alto livello. Sono ragazzi che hanno tanta qualità, possono sbagliare una stagione, ma torneranno presto sul loro livello
DIFFERENZE DI VALUTAZIONI MEDIATICHE SARRI-ALLEGRI Penso che sia cambiato anche il contesto. In quel momento lì la Juve veniva da otto scudetti di fila, aveva fatto due finali di Champions e tutti pensavano fosse naturale vincere lo scudetto e andare avanti in Champions. A me è stato rimproverato un percorso in Champions dove ho fatto sei vittorie, un pareggio a Madrid (contro l’Atletico, ndr.) e una sola sconfitta, che con le regole di oggi saremmo andati a supplementari. Con una squadra considerata scarsa ma che se non ricordo male il turno dopo ha mandato fuori il City. Però in quel momento la visione della Juventus era che dovesse essere il top d’Europa, in maniera non del tutta logica, perché all’epoca era decima o undicesima per monte ingaggi e per fatturato in Europa
ALLEGRI – Un allenatore di questo livello può star fermo anche due anni però ci sono situazioni che ti servono anche per ricaricarti. Massimiliano mi sembra che quest’anno ha dovuto gestire una stagione con delle difficoltà enormi, tra infortuni e tutto quello che è successo intorno alla Juve è chiaro che si è trovato in una situazione di estrema difficoltà. È un anno che non va preso troppo in considerazione
MOURINHO – Io personalmente non la sento. L’ho sempre detto, a me è una persona che rimane anche simpatica. Nelle rare volte che ci ho parlato è una persona intelligente: in un Chelsea-Manchester United è successo anche qualcosa di cui si poteva approfittare e non l’ha fatto. Per questo io c’ho grande rispetto per lui
ASSISTENTE – Se ne poteva approfittare dal punto di vista mediatico e non l’ha fatto. Ha tenuto conto dell’età del ragazzo, del momento in cui è successo l’episodio e si è dimostrato uomo. Io ho grande rispetto per questo motivo
OSIMHEN – Non lo so. Quello che so certamente è che quello che ha trovato a Napoli non lo troverà più durante tutta la sua carriera. Napoli è un’esperienza unica, esaltante, particolare, in una città che ti fa sentire qualcosa di particolare. Ti fa sentire anche responsabilità, però ti fa sentire anche affetto, amore nei confronti tuoi e della squadra. Partecipazione totale a quelle che sono le sorti della squadra. Osimhen farà le sue scelte, io so poi che quello che ha vissuto a Napoli farà tanta, ma tanta fatica a ritrovarlo