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Sarri a DAZN: «Immobile? Non posso fare diversamente. Se andiamo in Champions sarà merito di…»
Maurizio Sarri ha parlato a DAZN dopo la partita con il Sassuolo. Le dichiarazioni del tecnico biancoceleste
ESULTANZA – Esultanza sul gol di Basic? Oggi la squadra ha fatto una buona partita. La prima mezz’ora è una delle migliori dell’anno. Dispiaceva arrivare a fine primo tempo sopra di un gol solo. davanti c’era una squadra con grande abilità tecnica. Sapevamo che quando dovevamo abbassarci ci avrebbero fatto soffrire, non abbiamo concesso molto abbiamo sofferto dal punto di vista della supremazia. Una prova qualitativa per almeno 30/40 minuti ottima.
ROTAZIONI – E’ difficile ora, sta sera abbiamo fatto qualche cambio non abbiamo grandi cambi davanti. Questo un po’ ci penalizza, vediamo come usciamo e poi come possiamo giocare sabato.
IMMOBILE – Non so un po’ gli dispiace anche uscire ma ora è inevitabile. Se torna in grande condizione per noi sarebbe importantissima. Oggi ha fatto meglio rispetto a domenica, ancora non è al suo 100% ma è impossibile anche chiederglielo visto la mancanza di continuità che c’è stata quest’anno.
SCUDETTO NAPOLi – Il destino del Napoli è in mano al Napoli, poi io so nato a Bagnoli quindi se vince lo scudetto il Napoli sono contento. Dispiace non essere riuscito io.
MENO POSSESSO PALLA – E’ dovuto alle caratteristiche dei giocatori. Questa è una squadra leggermente più andata a difendersi 10 metri più in basso e piena di giocatori che strappano. E’ una squadra che però quando strappa lo fa con qualità. Non vale la pena stravolgerli rischiando di togliergli le qualità migliori che hanno.
CHAMPIONS – Io come dico sempre a livello di organico non siamo tra le più forti e se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo farlo con il collettivo. Il nostro limite è la mancanza di ricambi di altissimo livello nel reparto offensivo che è quello che decide le partite. Io penso che se riusciamo ad arrivare tra le quattro vuol dire che siamo andati oltre le individualità e ci siamo arrivati col collettivo. Ma c’è ancora molto da soffrire.