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Sarri: «La classifica ora non conta. Romero? Meglio resti nell’ombra. E sul calendario…»
Maurizio Sarri ha parlato nel post partita di Lazio-Monza: queste le dichiarazioni del tecnico della Lazio
Maurizio Sarri ha parlato nel post partita di Lazio-Monza. Queste le dichiarazioni del tecnico della Lazio.
PARTITA – «A livello mentale questa era la partita più difficile, venivamo da derby e il rischio down energetico era elevatissimo. La prima mezzora abbiamo sofferto, poi piano piano ne siamo venuti fuori e l’abbiamo vinto. La classifica ora conta zero, non la guardiamo. Ci dà speranza il fatto che abbiamo vinto una partita che lo scorso anno non avremmo vinto».
IMMOBILE E SUGGERIMENTI ALL’INTERVALLO- «Immobile era distratto, non aveva capito che avevamo un solo slot e io non me lo gioca per nessuno a 20 minuti dalla fine. Bisogna aspettare un pezzo di partita in cui non si rischiava di rimanere in 10. A livello tattico ho detto ai miei che eravamo sempre a metà tra il terzo e il quinto, ci mancava qualche metro. Sotto altri punti di vista gli ho detto che questa era una partita dove dovevamo avere umiltà perchè il Monza palleggia e in alcuni momenti devi stare lì e difendere. L’appello era all’applicazione».
ROMERO – «Romero è andato in campo anche a 16 anni, lo scorso anno ha fatto spezzoni. Non ne parlo molto volentieri perchè sta migliorando bene ma è un momento della carriera dove meno se ne parla è meglio è. Non deve sentirsi giocatore per un gol ma ha la testa giusta e credo che possa fare il percorso giusto».
GARA CON LA JUVENTUS – «Le potenzialità vanno espresse. La Lazio ce le ha ma non le ha ancora espresse. Siamo un gradino sotto alle squadre che ho allenato in precedenza ma con possibilità di crescere. Juventus? In questo momento penso solo sia una partita importante, pensare che possa essere già decisiva è un’esagerazione. La classifica ora è corta, con 23 partite è ancora tutto da delineare a meno che il Napoli non continui così e a quel punto resterebbe aperta solo la lotta Champions».
Le parole del mister a DAZN:
PARTITA – «Abbiamo fatto fatica per mezz’ora. Fatica dal punto di vista tattico e dal punto di vista mentale. Poi per fortuna siamo cresciuti e il secondo tempo lo abbiamo fatto su ottimi livelli. Era una partita pericolosissima fra Roma e Juve, per noi era la sesta in diciotto giorni. E’ una follia però l’Assocalciatori e l’Assoallenatori stanno zitti quindi vuole dire che vanno bene e a tutti».
IMMOBILE. VOLEVA ENTRARE PRIMA – «Anche io volevo stare a 3-0. Ci sono poi delle cose per cui bisogna pensare. Il corso della partita ci ha portato ad avere uno slot libero a mezz’ora dalla fine e io uno slot non lo brucio a venti minuti dalla fine perché sarebbe una follia. Quindi si è dovuto accontentare di pochi minuti».
CLASSIFICA – «Secondo in classifica attuale non penso abbia alcun tipo di significato. Il campionato attuale ha una capolista e sei squadre nell’arco di tre punti. Con 24 partite da giocare mi sembra che la classifica non abbia alcun tipo di significato. La cosa positiva è che teniamo botta negli scontri diretti e in questo tipo di partite siamo sembra più affidabili rispetto all’anno scorso».
Sarri a Lazio Style Channel
PARTITA E LUKA ROMERO – «Partita difficile contro una squadra tecnica e per di più perché arrivata dopo il derby e prima della Juve. C’era il rischio di arrivare scarichi. Abbiamo pagato nella prima mezz’ora, ma poi siamo venuti fuori, già nel finale di primo. Stiamo crescendo a livello di mentalità. Luka Romero? Sta facendo un percorso ed è meglio per lui che resti nell’ombra. Si è fiondato su un pallone in area. Sta migliorando nell’attaccare la porta e l’ha dimostrato».
CALENDARIO – «Questo calendario macina i giocatori, ma vedo che non si lamenta nessuno di questo calendario tra calciatori, allenatori e dirigenti. Si vede che sta bene a tutti.. La mosca bianca sono io e sono contento di essere vecchio perché tra un po’ smetto».