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Tutti pazzi per Sarri, Massimo Maestrelli: «Assomiglia a mio padre, piace perchè…»
Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport Massimo Maestrelli decanta le qualità di Maurizio Sarri. Le sue parole
Maurizio Sarri ha conquistato proprio tutti nel mondo biancoceleste. Piace il suo calcio, bello e produttivo, piace il suo modo di approcciarsi alle cose e alla gente. Piace, anche, il suo essere diretto, al limite dello scontroso. Piace infine (e soprattutto) il regalo che sta dando ai tifosi laziali: quello di tornare a sognare traguardi ambiziosi. La Gazzetta dello Sport propone un parallelo con la Lazio di Tommaso Maestrelli, che proponeva un calcio bello e offensivo (come quello sarriano) e che nel 1974 vinse il suo primo storico tricolore.
Sulle pagine della Rosea Massimo Maestrelli – figlio del Maestro – spiega perché il confronto può reggere:
ATTACCO – «Mio padre voleva che la sua squadra giocasse sempre all’attacco, che non buttasse mai via la palla. Sotto questo punto di vista vedo delle grandi analogie con la formazione di Sarri. Io queste similitudini le ho notate subito, già nella scorsa stagione. In particolare nel girone di ritorno del campionato in cui, derby a parte, la Lazio aveva fatto molto bene. Adesso, però, la squadra è ulteriormente cresciuta ed ha inevitabilmente conquistato tutti».
PERCHE PIACE – «Piace ai laziali per- ché è spontaneo, perché ha un modo di fare che i tifosi biancocelesti sentono loro e perché sa toccare le corde giuste. Da questo punto di vista è proprio l’allenatore ideale per la Lazio, così come Mourinho lo è per la Roma, mentre a mio parere i due tecnici non funzionerebbero se si scambiassero le panchine. Si assomigliano per il tipo di calcio fatto praticare alle loro squadre, ma anche per i caratteri. È vero, all’esterno mio padre appariva più tranquillo rispetto a Sarri che spesso è invece polemico. Ma dentro sono molto simili».