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Sconcerti: «Ripresa? Sarà un calcio difettoso. Perché giocare a tutti i costi?»

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Sconcerti, il giornalista ha detto la sua sulla ripresa della Serie A che va nella direzione di portare a termine la stagione

Nessuno sa se alla fine si riuscirà a portare a termine la stagione e tanto meno come sarà il calcio. Mario Sconcerti però non è d’accordo e ha spiegato le sue ragioni ai microfoni di Calciomercato.com.

«Io credo che da un punto di vista epidemiologico da qui alla fine di luglio qualcosa possa cambiare, ma una cosa non la capisco: non capisco perché si debba giocare a tutti i costi. Intanto cominciamo a chiarire che quando si parla di calcio italiano ormai tutti si riferiscono solo alla Serie A, gli altri campionati sono già stati dimenticati. Qui si pensa di vivere in una bolla per due mesi, ma a me sembra come chi vuole farsi un giro sulla luna. Guarda, avrei voglia di dire: ma non guardiamolo questo campionato. Ci aspetta un calcio a velocità rallentata, detto che già adesso il nostro calcio non è certo il più veloce d’Europa. Anche la proposta delle cinque sostituzioni va nella direzione di un calcio che sia controllabile, un calcio che è quasi soltanto scorrimento di palla. Ma allora pongo un’altra domanda: questo calcio difettoso può avere lo stesso valore dell’altro, del calcio di prima?».

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