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UEFA, Sconcerti: «Cerca di dare degli step, ma non basta»
Il noto giornalista sportivo ha commentato come la UEFA si stia muovendo per cercare di limitare i danni da Coronavirus
Per cercare di limitare i danni dovuti dallo stop per il Coronavirus, la UEFA ha dato delle linee guida da seguire ed istituito un fondo per i club bisognosi. Mario Sconcerti a TMW Radio ha commentato l’operato del massimo organo del calcio europeo:
«Fa quello che deve, ma non dipende da loro. Abbiamo capito di striscio che non dipende da nessuno di noi, non possiamo fare altro che cercare di programmare, ma non sappiamo quanto saremo in grado di mantenere. L’UEFA cerca di dare degli step, poi non basta dare quelli: bisogna vedere cosa ne pensa il virus e se riusciamo in questa convivenza. Sarei molto più tranquillo se fissassero la data del prossimo campionato, che mi sembra decisivo e di cui invece ancora non si parla. Non vorrei che per cercare di chiudere una stagione vecchia ed usata in modo poco dignitoso, recludendo centinaia e centinaia di persone, non si cominciasse di come mettere in sicurezza la prossima e ci si avvicinasse alla fine del calcio. Probabilmente l’avrà fatto, ma è normale che un piano B venga tenuto nascosto, o si finisce per screditare il piano A. Per adesso le varie leghe pensano solo a farsi pagare l’ultima rata dalle televisioni, perché un sacco di presidenti hanno speso prima i soldi… Ci sono sempre questioni molto sentimentali e morali nel calcio. Sono convinti che se il Governo interromperà il campionato potranno comunque richiedere certi soldi alle televisioni perché non è volontà loro: per l’esperienza che ho dei tribunali, avendo alle spalle più di cento cause, mi sembra una posizione un po’ fragile. Si parla solo di questo: del resto del calcio non frega niente a nessuno».