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Scudetto 1915, avv. Mignogna: «Va assegnato l’ex aequo»
L’avvocato Mignogna, promotore dell’assegnazione dello scudetto 1915, è tornato a ribadire come sia necessario l’ex aequo col Genoa
Intervenuto a Radio Olympia, l’avvocato Mignogna è tornato a parlare dell’assegnazione dello scudetto del 1915 alla Lazio. Le sue parole:
«È incredibile come a distanza oramai di 6 anni siamo ancora a parlare di questo argomento e ad attendere una decisione che a mio avviso andava presa molto tempo fa. Purtroppo le cose per ragioni che ai più risultano incomprensibili vengono costantemente rimandate al futuro, evidentemente c’è qualcosa o qualcuno che non ha a cuore che questo ex aequo venga concesso. In una nazione come la nostra, che si riempie la bocca per le grandi imprese alle Olimpiadi estive e invernali e in altri settori dello sport, ci si perde in un bicchier d’acqua per una questione ormai lapalissiana, perché i documenti che abbiamo depositato in FIGC sono talmente comprovanti che non si capisce perché siamo ancora qui a discuterne. A dispetto però di chi sperava che questa situazione cadesse nell’oblio, nell’ultima settimana abbiamo registrato l’articolo di Carlo Felice Chiesa sul Guerin Sportivo e oggi il pezzo sul Tempo, che si chiedono entrambi che fine abbia fatto la Commissione FIGC. Una domanda legittima, tutti se lo stanno chiedendo. C’è una quantità enorme di persone che resta attaccatissima alla rivendicazione, il cuore pulsante dei laziali è sempre sul pezzo ed è una cosa che mi rincuora molto. Il Guerin Sportivo ha affrontato la questione dei tre campionati sotto giudizio in FIGC con Chiesa che si è dichiarato contrario all’ex aequo, fatta eccezione per quello tra Lazio e Genoa, pur ritenendo che la soluzione non sia prevista dall’ordinamento. Pur rispettando il parere di Chiesa non sono d’accordo perché l’ex aequo, che deriva dal concetto latino di aequitas, è per antonomasia una prassi rimediale applicata sin dai tempi dell’antica Roma per dirimere casi altrimenti irrisolvibili».
CARTA OLIMPICA – «La Carta Olimpica peraltro prevede il pari merito proprio per casi come questo, quando non c’è una norma codificata per sancire un primato assoluto in una competizione sportiva non definitasi sul campo e/o oggetto di controversie. In questi casi si fa riferimento a una norma superiore come appunto la Carta Olimpica che la FIGC non può ignorare. Quando la Federcalcio assegnerà questo ax aequo compirà un vero e proprio atto di civiltà, considerando su quali radici forensi affonda il concetto di aequitas. Sul Guerin Sportivo il lavoro di questa commissione è stato definito “Parto delle Nebbie”, ritengo che non ci sia definizione più azzeccata a questo punto».
LENZINI – «Infine voglio unirmi all’appello lanciato da Andrea Lenzini, proprio oggi in cui ricade il 35° Anniversario della scomparsa del Sor Umberto, il Papà di tutti i Laziali, affinché finalmente il Comune di Roma si decida ad intitolargli una via, che senz’altro meriterebbe per essere stato un grande uomo, un grande presidente e un grande imprenditore».