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Scudetto 1915, Cucci attacca: «Storia manipolata». Mignogna risponde alle accuse

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Scudetto 1915, il giornalista Italo Cucci dalle pagine del Corriere dello Sport parla di «manipolazione storica». Mignogna risponde

Una richiesta ancora in sospeso: l’assegnazione dello scudetto 1914-15 è ancora in dubbio visto l’ex aequo fra la Lazio e il Genoa. Nell’edizione odierna del Corriere dello Sport il giornalista Italo Cucci ha risposto a un tifoso che accusava il giornale di poca informazione in merito alla questione. Ecco le sue parole in merito:

«Non entro nel merito della vicenda. Dico solo che la cronaca dello sport può essere aggiornata, la storia manipolata. Operazione che in questo paese di santi, poeti, navigatori e falsari avviene quotidianamente. E non mi sta bene. Nel ’64 la Federazione propose di assegnare al Bologna lo Scudetto 1927, revocato al Torino per una storia di corruzione, ma noi bolognesi dicemmo: ‘Noi lo Scudetto degli altri non lo vogliamo’. (…). Adesso tutti pretendono Scudetti spariti nelle pieghe della storia. Pensate a vincerne nuovi. Come stiamo vedendo, è possibile. Quelli inesistenti dedichiamoli ai perdenti nati».

Arriva subito la risposta dell’avvocato Gian Luca Mignogna che è a capo del comitato promotore di questa assegnazione. Ecco le sue parole per controbattere a Cucci:

«Sinceramente non mi ero nemmeno accorto delle affermazioni di Italo Cucci sullo Scudetto del 1915. Mi hanno segnalato le sue dichiarazioni sul Corriere dello Sport poco fa. Non credo meritino una risposta particolare, ma ritengo giusto replicare brevemente solo per quei pochi tifosi laziali che leggono quel giornale. È stata spesa una firma nota e importante, probabilmente perché devono “giustificare” che in quasi cinque anni hanno dedicato pochissimo spazio ad una vicenda che all’estero come su altri quotidiani italiani ha avuto ben altro eco (Cfr: Le Monde, BBC, New York Times, Tempo e Tuttosport). La verità è una sola: i veri manipolatori all’epoca sono stati coloro che hanno artefatto le carte di quel campionato, oggi sono coloro che stanno deliberatamente oscurando la nostra rivendicazione che è assolutamente legittima e comprovata. Evidentemente per finalità editoriali e commerciali ben precise. Un uomo di sport, un professionista, giammai avrebbe dovuto spingersi a proferire cotanti amenità. A mio avviso è perdente solamente chi non ha il coraggio, la forza e la nobiltà d’animo di sposare le ragioni della giustizia e della verità. Ma dobbiamo farcene una ragione, la storia italiana è segnata di personaggi che ne hanno profanato l’identità e la credibilità. Io sono il primo ad augurarsi che la Lazio di Inzaghi vinca lo Scudetto del 2020, ciò non toglie che anche quella del 1915 ha tutto il diritto di fregiarsi del tricolore. Aggiungo e concludo che al Sig. Cucci, laddove ha fatto indebiti paragoni con il Bologna del 1927, è sfuggito che su tale campionato in Figc attualmente pende puranche una richiesta d’assegnazione proprio dei rossoblu. Probabilmente prima di gettarsi su certe tematiche bisognerebbe essere informati ed aver studiato bene le carte…».

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