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Scudetto, Zoff: «Juve ha più qualità, ma la Lazio ha più fame»
Il doppio ex Dino Zoff fa il punto sulla corsa scudetto tra Lazio e Juventus, indicandone le qualità
In una lunga intervista a SportWeek, l’ex Lazio e Juventus Dino Zoff ha parlato della lotta scudetto che vede coinvolte le sue due ex squadre e non solo.
Campionato – «Sarà un torneo a sé stante. Forse anche diverso da quello cui abbiamo assistito sino a febbraio. Ci saranno più fattori preponderanti, da gestire in tempi soprattutto diversi».
Scudetto – «Sono convinto che alla fine, augurandosi che la stagione si concluda senza altri problemi, a vincere sarà la squadra più forte. La classifica oggi dice Juventus, ma con la Lazio c’è solo un punto di differenza. Di sicuro i bianconeri hanno la rosa più completa ed hanno espresso un buon calcio, ma la Lazio è lì. E poi l’Inter: in apparenza ha un calendario meno complicato. Se partisse con il piede giusto, vincendo ogni tre giorni può aumentare autostima ed entusiasmo. Ogni settimana balleranno 9 punti: prenderli tutti o lasciarne alcuni farà la differenza. Cosa farà la differenza? L’organizzazione che hai alle spalle conta, sicuramente. Ma è più importante la gestione del campo, con tutte le partite ravvicinate. Non credo che Sarri sia svantaggiato rispetto a Inzaghi, bisognerà vedere come ognuno di loro saprà gestire le difficoltà che inevitabilmente incontreranno. Fame della Lazio o qualità della Juve? Lo scopriremo, perché se arrivassero allo scontro diretto ancora l’una alla portata dell’altra, quei novanta minuti diventerebbero decisivi. In quelle gare i biancocelesti
hanno mostrato più motivazioni. E a quel punto, a parità di forze in campo, chi gioca meglio vince. Lo scontro diretto può valere sei punti.Però devi arrivarci a stretto contatto con la contendente, altrimenti non servirebbe. Ecco perché ogni partita può risultare decisiva. Chi partirà bene però non si illuda: bisogna arrivare in fondo. Ma soprattutto bisognerà trovare soluzioni alle difficoltà che inevitabilmente troverai sul
percorso».
Cinque sostituzioni – «Io questo non lo concepisco proprio. Capisco ripartire con un campionato compresso come date, perché non si può fare in maniera diversa, ma perché variare questa regola? Cinque cambi significa poter cambiare completamente squadra. Ed è indubbio che ciò favorisca chi ha più possibilità. Certe situazioni si possono provare anche in allenamento. Questa cosa sinceramente mi piace poco».
Algoritmo e play off/out – «Meglio non dica cosa penso dell’algoritmo. Sui play off non
ho pregiudiziali, ma una cosa è inserirli a inizio stagione con regole chiare, un’altra decidere
adesso. Quante squadre parteciperebbero aiplayoff?Equante ai playout? Ci sono distanze
notevoli in graduatoria e ogni decisione finirebbe per non essere equilibrata. Io continuo a dire che la classifica è sempre specchio fedele di ciò che è accaduto sul campo. E a quella
bisognerà riferirsi, senza tanti fronzoli».
Juve Lazio a porte semi aperte – «Questa componente esula da una nostra valutazione, perché dipenderà dall’andamento dei contagi e da cosa decideranno le autorità. Dunque parlarne ora non credo abbia molto senso».
Vincitore – «Vincerà chi avrà coniugato meglio, sotto il profilo della preparazione, il
periodo di sospensione dell’attività con gli allenamenti da casa e quest’ultima fase di ripresa della preparazione prima delle partite .E vincerà chi saprà trovare soluzioni semplici ed
efficaci cammin facendo. Perché alla fine il campo non mente mai».