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Serie A, tutti contro tutti ma davvero vorreste uno scudetto o le coppe assegnate senza giocare?
Serie A, l’incertezza regna ma l’ipotesi di assegnare uno scudetto, così come le coppe e le retrocessioni, senza giocare…
Se ci fosse anche una minima possibilità di giocare in estate perché dovremmo dire no? Perché dovremmo vedere uno scudetto, le coppe e le retrocessioni assegnate a tavolino? Posto che al primo posto c’è la salute della nostra nazione perché in condizioni favorevoli il campionato non dovrebbe essere portato al termine?
I dibattiti sono lunghi e i battibecchi non mancano e sembra, tra l’altro, che sia Lotito contro tutti. Certo è ovvio che il patron biancoceleste spinga per il proseguo, la sua squadra è in lotta apertissima per un grande obiettivo cosa che forse non si può dire di tanti altre. Tra le tante deluse di quest’anno che non hanno raggiunto i risultati prefissati ad inizio stagione. Avere una squadra come la Lazio lì forse fa paura proprio perché nessuno se lo aspettava. Perché mai quindi la Lazio dovrebbe deporre le armi e accettare la sconfitta senza combattere? Spiace, ma non è nel DNA di questa squadra e lo dimostra il fatto che nessun giocatore ha lasciato Roma nonostante molti siano lontano dalle loro famiglie.
Il presidente Gravina ha affermato che lo scudetto verrà comunque assegnato per quello dimostrato sul campo. Ma cosa? Ci sono due squadre ad un punto e ancora 12 giornate da disputare chi sarebbe contento di vincere un titolo che non merita?
Quindi l’agenda la detterà il coronavirus e tutti dovranno rispettarla, ma se ci fosse anche solo l’1% di possibilità che il campionato possa disputarsi la stagione deve essere portata a termine, altrimenti che si cancelli e si faccia come se non fosse mai esistita. In questo modo non può esserci un vincitore deciso a tavolino, così come tre squadre non devono retrocedere senza aver lottato fino all’ultimo minuto.