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Sfatato il tabù contro il Chievo: la Lazio vince 4-1 e l’Europa non è più così lontana
La Lazio porta a casa 3 punti importantissimi contro il Chievo sempre all’insegna di un primo tempo deludente e di un secondo tempo più che magistrale, una Lazio che convince ma solo a metà. Una Lazio che ha ritrovato la vittoria in casa contro il Chievo che mancava dal 25 ottobre del 2015.
Primo tempo – Primo tempo da incubo, all’insegna del peggiore dei presagi. Dopo appena 4 minuti il Chievo si porta in vantaggio con Cesar, grazie anche a un’uscita più che discutibile di Berisha. La Lazio va in confusione, poche idee e per lo più confuse portano i biancocelesti vicino alla porta di difesa da Bizzarri ma le conclusioni lasciano a desiderare e non poco. Ci provano prima Keita, poi Candreva, poco Djordjevic. Al 42′ i biancocelesti hanno l’occasione di pareggiare i conti prima con un tiro di Keita deviato da Bizzarri e subito dopo con Parolo che tocca il pallone di tacco, ancora deviato dal portiere. Il primo tempo si conclude così, tra i fischi dei tifosi laziali palesemente scontenti e con Pioli che dovrà inventarsi qualcosa.
Secondo tempo – Il secondo tempo si riapre con la prima sostituzione per la Lazio: fuori un Djordjevic impalpabile e dentro Matri. A un minuto dall’inizio del secondo tempo la squadra di Maran rimane in 10: espulso Cesar per doppia ammonizione. La Lazio può adesso sfruttare la superiorità numerica per cercare il pareggio e ci prova con tutte le sue forze ma un po la sfortuna e un po l’imprecisione stanno dettando la partita. Secondo cambio per Pioli, dentro Klose al posto di Milinkovic, non propositivo come è solitamente. Al 67′ Candreva si guadagna un calcio di rigore su fallo di Gobbi in area e dal dischetto si propone proprio il numero 87 che tira alla destra di Bizzarri segnando la rete del pareggio. Eloquente l’esultanza di Antonio con un gesto probabilmente rivolto alla tifoseria che fa segno di “continuare a parlare”. Forte del pareggio e della superiorità numerica la Lazio spinge di più e Pioli effettuata il terzo cambio al 69′: fuori Konko e dentro Anderson, una Lazio tutta in attacco e si vede perché al 72′ i biancocelesti trovano il vantaggio con Danilo Cataldi che conclude con un gol magistrale dai venti metri. Bellissima l’esultanza del numero 32 che va ad abbracciare i pochi presenti in Curva Nord. Sull’onda dell’enutriamo, all’81’, arriva il terzo gol della Lazio firmato da Candreva che, su assist di Anderson, porta a casa la sua doppietta. Ma si sa, con la Lazio non c’è da esser tranquilli e all’azione dopo viene assegnato un calcio di rigore per il Chievo, per fallo di Radu su Paloschi e il difensore della Lazio viene espulso. Sul dischetto va lo stesso Paloschi ma Berisha si fa perdonare del primo gol preso e para il tiro del numero 43 mandando la palla in angolo. Quarto gol della Lazio firmato da Keita che di testa, su assist di Candreva, mette a segno la quaterna biancoceleste. Un finale da cardiopalma dove a farla da padrone è il cuore, la voglia, la rabbia e la fame di vittoria che era venuta a mancare ormai da troppo tempo. La partita si conclude al 96′ con la vittoria dei biancocelesti, una vittoria meritata, sofferta ma voluta e alla fine questo è quello che conta.