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Signori: «Sono orgoglioso di quel che sono, spero di allenare un giorno»

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Beppe Signori ha commentato – per le colonne de Il Tempo – l’uscita del docufilm sulla sua carriera: ecco le sue parole

Domenica 19 giugno, alle ore 21.15 su Sky Documentaries (e sarà disponibile su Now), andrà in onda il docufilm dedicato a Beppe Signori. L’ex attaccante della Lazio ne ha parlato così per le colonne de Il Tempo:

EMOZIONI – «Sono curioso, so già che mi emozionerò. E vorrei facesse lo stesso effetto al pubblico. La mia è la storia di un uomo, in questo caso un calciatore, che finisce in un tritacarne giudiziario, ma sarebbe potuta essere anche quella di una persona comune. Spero lasci un ricordo positivo nella gente che lo guarderà, nonostante la mia sofferenza».

ATTACCO MEDIATICO – «Sono stato 20/25 anni nel mondo del calcio e so bene che una disgrazia vale più di una vittoria. Quando sono stato arrestato i media mi hanno definito
uno dei più grandi scommettitori della storia, ma quando mi hanno dichiarato innocente non ho visto alcun titolone».


FUTURO – «Mi sento più maturo, anche grazie ai miei errori. Se mi sono trovato in una situazione così di certo è perché ho fatto degli sbagli di valutazione e frequentazione. Oggi sono orgoglioso e guardo le persone negli occhi. Non mi devo vergognare di nulla, cosa che ho
patito i primi mesi dopo l’arresto in cui mi sembrava tutto complicato e avevo anche pensieri negativi. Oggi sono felice e quello che voglio fare è allenare. Sono disoccupato e pensionato, ma spero di trovare una panchina, oltre a quelle dei giardini che sono libere».

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