2013

SPECIALE AURONZO DAY 2 – Prima conferenza per Petkovic: “Fame infinita: domineremo ogni avversario. Il mercato? Non è finito…”

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Si riparte. Un anno dopo Vladimir Petkovic torna ad Auronzo di Cadore e lo fa da protagonista assoluto. Uno scenario impensabile appena dodici mesi fa, quando fu accolto tra scetticismo e stupore per la sua poco illustre carriera. Poco è importato delle chiacchiere all’allenatore di Sarajevo che ora ritorna sotto le Tre Cime di Lavaredo con lo stesso atteggiamento: i complimenti e le lodi non lo hanno cambiato, cosìccome le critiche non lo avevano destabilizzato all’inizio della sua avventura. Oggi il tecnico inaugura la prima conferenza stampa della nuova stagione. Quest’anno la società punta ad obiettivi importanti, alzando l’asticella: un campionato al vertice, passando per la Supercoppa Italiana contro la Juventus il 18 agosto, un Europa League da conquistare. Molti i temi trattati da Mister Petko, come il calciomercato che ha portato nuovi giocatori e che, forse, potrebbe portarne ancora altri.

La prima domanda è stata estratta tra le inviate dai tifosi sulla pagina Facebook S.S. Lazio Pagina Ufficiale: “La vittoria della Coppa Italia, può togliere fame alla squadra in vista della prossima stagione?
“Innanzitutto buongiorno e benvenuti. Già è passato un anno, sembra ieri e spero che si continua a lavorare insieme così che anche quest’anno andrà a buon fine. E’ già una risposta alla domanda di questo ragazzo, è stato un bel successo ma fa parte del passato. La sera stessa che siamo arrivati ho detto ai miei che, con la presentazione a Roma della maglia, abbiamo chiuso il capitolo festeggiamenti, che ora lasciamo ai tifosi. Ora noi dobbiamo avere più fame e più ambizione, lavorare più sodo per ottenere più risultati. Come ho sempre detto dobbiamo avere fame infinita e migliorarsi sempre”.

La rosa si è ringiovanita molto, sono arrivati tanti giocatori. E’ soddisfatto del mercato?
“Dobbiamo ancora fare qualche ritocco su questa rosa, perchè se resteremo questi saremo anche un pò troppi. Potrebbe arrivare qualcun altro, ma l’importante è che chi ha già firmato arrivi e si metta a disposizione”.

Il suo lavoro qui è simile allo scorso anno e permetterà un inizio di stagione sprint?
“Più o meno, l’anno scorso ho dovuto fare test psico-fisici per valutare bene ogni giocatore. Ora ho un quadro più preciso e già da ieri siamo riusciti a compattarci ed alzare subito il ritmo e pretese. In questo modo velocizziamo certi passaggi e già oggi abbiamo iniziato il lavoro tecnico tattico individuale, anche perchè siamo solo due settimane qui ad Auronzo rispetto l’anno scorso che furono tre”.

La rosa conta di sette centrali, la Lazio va verso la difesa a tre?
“Non dipenderà da me, ma dai giocatori e come potranno darci di più. L’anno scorso abbiamo provato diversi sistemi, ma la cosa più importante sono i principi a prescindere dal modulo: muoversi insieme e collaborare. Poi se la difesa a tre si rivelererà meglio della difesa a 4 vedremo, ma dipenderà non dai centrali ma da ogni giocatore. Proveremo vari moduli, ma sempre con gli stessi principi”.

Dodici mesi laziali, cosa ha insegnato alla Lazio e cosa la Lazio a lei?
“Prima cosa: se anche voi tornate ad un anno fa credo siate tutti sorpresi perchè in pochi mi davate credito. In quest anno abbiamo lavorato bene e giocato bene, sicuramente anche io ho dato una mentalità ed un pensiero a questa squadra, così che c’è un’impronta ad un tipo di lavoro. La Lazio mi ha dato tanto e mi ha permesso di esibirmi in grandi palcoscenici. Ora insieme dobbiamo ottenere di più”.

Ci sono sei primavera e nuovi arrivati molto giovani, come sarà l’adattamento?
“Dipenderà tantissimo da loro. Come ho fatto l’anno scorso, darò possibilità a tutti di mettersi in mostra sia nell’allenamento che nelle amichevoli, ma non di farsi bruciare. Non pretendo che faranno subito la differenza, ma valuteremo giorno per giorno ed in queste 4-5 settimane vedremo lo sviluppo di qualsiasi giocatore. Sarà decisivo chi sarà piu bravo, non l’età”.

L’altr’anno ci fu un calo sostanzialmente grazie alle poche alternative, ora il problema è risolto?
“Sicuramente siamo più compatti, abbiamo una rosa più larga e potremmo lottare per tutte e tre le competizioni. L’anno scorso abbiamo avuto un periodo particolare perchè  pochi giocatori erano abituati a giocare tanto a livelli così alti, ora siamo cresciuti e in questa rosa tutti saranno importanti al momento giusto”.

Conte non ha inserito la Lazio tra le anti-Juve, che ne pensa?
“L’anno scorso siamo partiti indietro ed abbiamo, con il tempo, acquisito rispetto. Quest’anno anche partiamo con tanta voglia di stupire, anche tante squadre si sono rinforzate e saranno competitive. Ma il nostro obiettivo è sempre lo stesso: noi vogliamo dominare ogni avversario”.

Si è già fatto un’idea di Vinicius e Novaretti?
“Non voglio troppo analizzare questi nuovi giocatori. Ho già detto loro che ho pazienza e che non devono dare tutto per dimostrare il loro valore perchè noi li conosciamo. Sta al gruppo cercare di inserirli ed a i nuovi di rispettare le regole”.

C’è il rischio di appagamento dopo la vittoria della Coppa, soprattutto per i veterani?
“Sono sicuro che questo non accadrà: una squadra e grandi giocatori devono avere sempre fame. Anche quando si arriva al 100%, bisogna essere volenterosi ed arrivare al 110%”.

Il mercato non è chiuso, si parla dell’attaccante, che caratteristiche dovrebbe avere?
“Non cerchiamo nessun profilo particolare, guardiamo sul mercato e nel caso in cui ci fosse un’occasione per rinforzarci non la lasceremo sfuggire. Dobbiamo anche sfoltire perchè siamo tanti, adesso lavoriamo con questi giocatori e quando torneranno i giocatori dalle Nazionali faremo un primo bilancio, con un primo obiettivo che è la Supercoppa”.

I Primavera si stanno impegnando tanto, di questi chi potrebbe essere aggregato?
“Loro faranno parte della rosa allargata per tutto l’anno, poi dipenderà da loro quanto saranno dentro la squadra. Non dovremmo bruciarli, come avete visto devo fermarli spesso nell’allenamento per dare consigli in modo tale che arrivino pronti alle sfide per dimostrare il loro valore. Comunque faremo una valutazione più precisa tra un mese, anche perchè c’è chi potrà giocare ancora in Primavera, a meno che, come spero, non dimostri di essere già pronto per la prima squadra”.

Lei ha paura di perdere Hernanes?
“No. Lui adesso è in meritate vacanze perchè è il giocatore che ha giocato di più in Serie A e inoltre ha giocato in Nazionale. Sono quasi sicuro che potrà essere quel che è stato l’anno scorso per noi, spero che darà ancor di più. Poi il mercato è un’incognita, ma adesso conto che il 26 luglio sarà con noi”.

Contratto?
“E’ la mia ultima priorità, io devo confermare il mio lavoro del primo anno. Tutto il resto arriverà da solo e del contratto si parlerà al momento oppurtuno. Fino a giugno avremmo tempo”.

Le coppie Biglia-Ledesma ed Hernanes-Anderson, posso convivere?
“Sicuramente. Mi da solo più scelta perchè loro sono i motori della squadra e possono essere compatibili e scambiali tra loro allo stesso tempo”.

E’ l’anno giusto per puntare alla Champions?
Non mi pongo obiettivi matematici: l’obiettivo è migliorare sempre e cercare di vincere ogni partita”.

 

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