2013

SPECIALE AURONZO – Tounkara: “E’ un sogno allenarmi con la prima squadra. Seguo sempre Miro ed il mio idolo è Balotelli”

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Al termine dell’allenamento mattutino del dodicesimo giorno di ritiro ad Auronzo, il giovane attaccante biancoceleste Mamadou Tounkara, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Queste le due parole:

Dopo lo scudetto Primavera il ritiro ad Auronzo.

“Per me è un sogno vincere la scudetto Primavera e poi venire qui con la prima squadra. E’ stato un momento spettacolare ed ora devo continuare così e lavorare”.

Come sta andando il ritiro?

“Mi fa avere molta più fame. Devo lavorare di più per poter stare vicino a questi campioni. Mi emoziona stare vicino a loro, imparo tante cose”.

Cosa ti dicono Klose e Petkovic?

“Seguo sempre Miro, devo imparare i movimenti, mi piace seguire i grandi. Prima lo facevo a Barcellona, ora qui con campioni come Klose e Mauri, oltre che con il mister. Mi piace imparare da loro”.

La corsa sul lago?

“Era la cosa più difficile, la prima volta che la facevo. Tutti i giocatori mi dicevano che era dura, pensavo scherzassero, invece era troppo difficile. Abbiamo superato l’ostacolo ed ora lavoriamo sul campo”.

Hai scelto il numero 45.

“Sì, per un motivo solo, mi piace Balotelli e ho preso il 45. Ci sono pochi calciatori in Italia con il 45, volevo il 9, ma nella Lazio è un numero storico e non si poteva prendere”.

Tu e Keita siete amici da molto tempo.

“Sono 6 o 7 anni che stiamo insieme. Siamo fianco a fianco da tanto, siamo come fratelli. Cerchiamo di praticare nella Lazio quello che abbiamo imparato nel Barcellona”.

In una foto di qualche anno fa c’è un Tounkara due volte più alto dei suoi compagni.

“In quella foto avevo 9 o 10 anni. Adesso mi fa ridere guardarla. La gente diceva di tutto, facevo tre goal a partita e dagli spalti dicevano ‘quello è più grande’. Il mister mi diceva di stare tranquillo. Adesso non si vede la differenza (ride ndr)”.

In cosa devi migliorare?

“In tutto, imparando dai professionisti. Stiamo vicini ai campioni e dobbiamo osservarli bene”.

Quanto è importante l’affetto dei tifosi per te?

“Troppo. Non ho mai visto dei tifosi così, nemmeno in 7 anni di Barcellona. E’ la prima volta che mi succede ed ogni volta che cantano mi emoziono”.

Bollini e Petkovic. Differenze ed elementi in comune.

“Sono due grandi allenatori. La differenza fondamentale è che uno allena i giovani e l’altro la prima squadra, ma a me piace lavorare con entrambi. Ogni tanto con Bollini litighiamo, ma va bene così”.

Petkovic ha portato tanti giovani in ritiro. Sei contento di questa squadra?

“Sono arrivati nuovi calciatori e spero che portino qualcosa in più per migliorare la classifica dell’anno scorso. Noi lavoriamo per stare vicino a loro, sempre, ed il mister ci osserva spesso”.

Qual è il tuo sogno?

“Diventare un grande giocatore un giorno, un calciatore storico per la Lazio”.

Hai detto che ti piace molto Balotelli, ma è ancora giovane. Chi ti piace dei grandi del passato?

“Ronaldo. Mi piacerebbe giocare come lui, ma è molto difficile, bisogna lavorare troppo per diventare come lui. Ho detto Balotelli perché come caratteristiche siamo simili”.

Prima della finale scudetto Primavera eri sicuro della vittoria, come ci avevi confessato.

“Ho detto così perché sentivo che non potevamo sbagliare”.

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