2013
SPECIALE DERBY – Esclusiva, Pulici: Sto vivendo con tanta tensione questa vigilia. Marchetti? In alcune occasioni dovrebbe fare un po il Pulici
All’interno della centenaria storia biancoceleste troviamo tanti personaggi che hanno vissuto giornate memorabili nei derby. Chi fa gol nella stracittadina rimane indelebile nella memoria di un intero popolo. Viaggiando a ritroso troviamo gente come Chinaglia, Giordano, D’Amico, Signori. Difficilmente però si ricorda di un portiere. Si proprio il portiere, il guardiano del faro, il capo supremo di una porta che non può essere violata. Chi meglio di Felice Pulici ha ricoperto questo ruolo? Chi meglio di lui può dirci come un portiere vive la vigilia di una stracittadina. “Credo che sia un evento fondamentale, è la prima volta dove si assegna un titolo, un momento fantastico che va sfruttato al 100% – ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Lazionews24.com -. Sono due squadre importanti e proprio per questo Roma deve avere la risonanza mediatica che si merita”.
Condivide la scelta del ritiro?
“Sinceramente avrei preferito rimanere a Roma, soprattutto per dare la possibilità ai tifosi di far sentire il loro calore alla squadra anche durante l’allenamento. Il calciatore ha bisogno di sentire l’affetto della sua gente, tutto questo ti carica e ti può tirar fuori anche quello che non hai. La società ha deciso di blindare la squadra e isolarla dalla città, solo il dopo partita ci può dire se è stata una scelta giusta oppure no.”
Parlare di moduli è riduttivo, invece vediamo chi può essere decisivo, qual è l’uomo su cui punterebbe?
“Sono due, si chiamano Marchetti e Klose”.
Come viveva la vigilia del derby Felice Pulici?
“Come la sto vivendo adesso. Avevo molta tensione, soprattutto per il ruolo che ricoprivo. Il portiere è colui che ha la massima responsabilità quindi tutto questo comportava in me grande ansia”.
Nella sua Lazio chi era il giocatore che sentiva di più il derby?
“Escluso me, dico tutti (ride, ndr). Quelli nativi di Roma in maniera particolare e soprattutto Chinaglia. Ogni derby voleva sfidare l’avversario anche beffandolo. Voleva sempre fare gol”.
31/03/1974, che le viene in mente?
“Non ho capito la data (ride, ndr). In quella partita sono stato io il protagonista principale della vittoria. Ho subito un gol irregolare, il pallone non era entrato assolutamente ma l’ingiustizia patita ha fatto si che la nostra reazione fu rabbiosa e grazie a questo vincemmo quella partita 1-2”.
Ultima battuta su Marchetti: assomiglia un po’ a Pulici?
“Mi piace moltissimo, ma non ci assomigliamo soprattutto fisicamente, lui è un portiere che gioca anche fuori dalla porta, io ero più raccolto all’interno dei pali e uscivo meno, a lui piace molto interpretare il ruolo in maniera diversa, delle volte dovrebbe stare un po’ più calmo, dovrebbe fare un po’ il Pulici”.
Matteo Mansueti – Lazionews24.com