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2013

SPECIALE DERBY – Klose vs Osvaldo

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Il derby si avvicina e nella città l’aria si fa sempre più elettrica. Novanta minuti per decidere a chi andrà la Coppa Italia, novanta minuti che concederanno ad una squadra la gloria eterna e condanneranno l’altra all’inferno. Andiamo ad analizzare nello specifico il confronto tra due giocatori che saranno decisivi, nel bene o nel male, della stracittadina. Stiamo parlando di Miroslav Klose e Pablo Daniel Osvaldo. 

Finalizzazione

Klose 9: Per lui parlano le circa 267 reti segnate in carriera, tra club e Nazionale. Il suo tiro non sarà dei più esplosivi, ma è sicuramente da annoverare tra i più precisi e chirurgici del calcio moderno. Il destro è sicuramente il piede preferito per perforare i portieri avversari, non disdegna il sinistro quando è il momento di battere a rete.

Osvaldo 7.5: Il suo talento mira maggiormente alla forma più che al contenuto. E’ capace di sbagliare un gol da pochi passi e metterne invece a segno altri in acrobazia o in condizioni davvero precarie. Sa rendersi pericoloso da tutte le posizioni con entrambi i piedi.

Colpo di testa 

Klose 9: un marchio di fabbrica per il Panzer tedesco, specialmente negli anni più brillanti della sua carriera. Coordinazione e tempismo sono il pane quotidiano per il biancoceleste, abituato a farsi trovare sempre puntuale in zona gol.

Osvaldo 8: Aiutato dalla sua imponente stazza, l’attaccante giallorosso può contare su spiccate doti aeree. Se in area preferisce arrivare e concludere di piede, sa rendersi molto utile in fase di manovra fungendo da torre più alta per smistare palloni là davanti.

Senso del gol

Klose 10: quando si pensa al “senso del gol” di un attaccante, è lui il primo a venire in mente in compagnia di illustri colleghi come Pippo Inzaghi e David Trezeguet. A differenza di quest’ultimi, però, può vantare un’eleganza che solo pochi giocatori al mondo possono mostrare. La sua “razza”, purtroppo per il calcio, è in via d’estinzione.

Osvaldo 7: Non proprio la caratteristica più lampante della punta romanista. Il suo estro lo porta a ricamare trame di gioco che, spesso, lasciano il tempo che trovano, anziché badare al sodo e gonfiare la rete avversaria. Osvaldo, infatti, nasce seconda punta: il suo fiuto per il gol si sta sviluppando in questi ultimi anni passati da punta di riferimento. I 15 gol di questa stagione ne sono la dimostrazione.

Tecnica

Klose 9: il vino, si sa, matura invecchiando. E se il Panzer tedesco è nato come animale da area di rigore, con il passare del tempo ha trovato il modo di affinare la confidenza con il pallone arrivando quasi ad esserne un tutt’uno. Non si ricordano stop o appoggi sbagliati dal “Mito” Klose, per non parlare delle centinaia di gol messe a segno. D’altronde, stiamo parlando di un campione.

Osvaldo 8: Uno dei piatti forti per l’attaccante giallorosso. Estroso e mai banale, Osvaldo si distingue per un’accurata ricerca di gesti acrobatici che gli permettono molto spesso di sfoderare ottimi colpi balistici Il suo problema, però, è la concentrazione che spesso va e viene.

Carisma

Klose 9: Taciturno e costantemente in agguato, il tedesco è da sempre uno dei leader silenziosi delle sue squadre. Non si perde in battibecchi o risse in campo: la carica che trasmette al resto della squadra sta tutta nel suo impegno da professionista e nella sua abnegazione esemplare. E, çà va sans dire, nella valanga di gol che mette a segno.

Osvaldo 8: Il carattere, certamente, non gli manca. Sia dentro che fuori dal campo. Non si mettono a segno 16 gol in stagione senza la giusta fiducia nei propri mezzi. Molto sicuro di sé, il giallorosso sa esaltarsi in momenti topici della partita come deprimersi nelle situazioni più complicate.

Specialità della casa 

Klose – Senza pietà. Puoi non vederlo per una partita intera ma, alla fine, gli basta un solo pallone, anche buttato a caso, per rendersi decisivo. La frase ricorrente degli allenatori, “non lasciategli mezzo metro”, non vale per il Panzer tedesco. Può anche non avere spazio, ma il pertugio per fare male lo trova sempre. Killer.

Osvaldo – Eccentricità. Oltre a distinguersi dalla massa dei giocatori per lo stile di vita intrapreso fuori dal campo, la fama dell’italo-argentino sta tutta nei colpi spettacolari che, quasi una volta a partita, cerca di mettere in pratica. Rovesciate, colpi di tacco e numeri da circo: con Osvaldo il divertimento è assicurato. E, visto l’andamento di quest’anno, anche i gol non mancano. Naif.

Daniele Zanardi / @danielezanardi8

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