2014
Squadra ‘spuntata’: Reja ripone fiducia nei centrocampisti
Sono ormai diverse le stagioni in cui la Lazio ha palesato i suoi limiti specialmente nel reparto offensivo del campo: da tre stagioni Miroslav Klose, porta da solo la croce dell’attacco biancoceleste, una circostanza che spesso ne riduce il potenziale visto che il tedesco non ha un attimo per rifiatare. Alla Lazio di Reja manca il bomber nel senso stretto del termine, l’attaccante che va in doppia cifra per capirci.
QUANTI FLOP LÁ DAVANTI – Quello dell’attacco è un problema ormai atavico: per due stagioni di seguito, dopo non essere riusciti a rinforzare la squadra a gennaio (difficile pensare a un risultato diverso con lo sconosciuto Alfaro e un Saha praticamente già in pensione), Lotito e Tare non hanno avuto fortuna (o lungimiranza?) neanche nell’ultimo mercato di gennaio. Il prestito di Postiga dal Valencia si è rivelato un vero e proprio flop: il portoghese è arrivato a Roma rotto, e considerando che mancano 9 partite e non ha ancora debuttato è lecito catalogarlo come l’ennesimo buco nell’acqua in attacco. Il risultato è che a Genova Reja sarà obbligato ad affidarsi ancora a Perea, giovane di belle speranze, certo, ma definito dallo stesso tecnico friulano “ancora un giovanotto” e lo stesso discorso (anche se con le dovute differenze visto il ruolo) vale per Keita. Riporre eccessive aspettative sui due ragazzi non potrebbe che essere nocivo per loro.
ROMOLETTO PENSACI TU – Al tecnico di Lucinico non resta dunque che riporre le speranze nei suoi centrocampisti, uno su tutti Antonio Candreva, che è il capocannoniere di questa squadra con 7 reti (4 su rigore). Il numero 87 è sempre uno dei migliori sotto il punto di vista della corsa, della generosità e dell’impegno, tuttavia Reja gli chiede maggiore pragmatismo perché a volte è inutilmente lezioso. Senza Klose, volato in Germania per un consulto sul maldischiena, è Romoletto il braccio armato della Lazio: le ambizioni di un posto in Europa passano anche per i suoi piedi.