2013

Squalifica Curva Nord: la strategia difensiva della Lazio

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Dopo la chiusura della Curva Nord per la sfida contro l’Udinese in seguito ai cori razzisti rivolti a Pogba, Asamoah e Ogbonna durante la sfida di Supercoppa Italiana contro la Juventus, la Lazio ha presentato ricorso con procedura d’urgenza per l’annullamento o la sospensione della squalifica. La società biancoceleste, però, non si difende “da sola”, perché può contare sul sostegno del gruppo organizzato, che ha lanciato un appello a tutti i tifosi. Una doppia difesa, dunque, nell’ambito di una strategia per la quale il club capitolino spera almeno di spuntarla con la sospensione, così da scontare la squalifica nella seconda o terza gara casalinga (Chievo Verona e Catania).

La Lazio non difende i cori razzisti, ma si difende da essi, ritenendo iniqua la pena per un episodio verificatosi in Supercoppa e non in campioni. Ed è su questo punto che batte la Lazio: non è detto che chi abbia proferito quei vergognosi ululati sia abbonato, potrebbe essere un semplice tifoso; inoltre, perché far pagare le colpe di alcuni ad altri? Il provvedimento, infatti, penalizza i tifosi fidelizzati, che non potranno acquistare un tagliando in un settore diverso o chiedere il rimborso di quella quota della gara.

«Non ci sono i presupposti per la chiusura del settore, la norma è stata applicata in un modo che non consentiva l’applicazione», ha dichiarato l’avvocato Gentile, come riportato dal “Corriere dello Sport”, e intanto la Lazio proverà a salvaguardare gli abbonati di Nord. E’ esclusa la possibilità che venga aperta la Sud, che è utilizzata solo nei grandi eventi.

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