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Stadio Flaminio Lazio, Rutelli: «Si deve trovare una soluzione intelligente. Il problema è questo»
Stadio Flaminio Lazio, l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli ha parlato così del nuovo impianto della società biancoceleste
Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli ha parlato così dello Stadio Flaminio e del progetto della Lazio:
PAROLE – «Bisogna identificare il posto giusto per fare lo stadio della Lazio, quello proposto dalla Roma non è sbagliato dal punto di vista urbanistico. Pietralata è un’area che ha buone infrastrutture e di servizi. Solo un’ignoranza totale della realtà romana oltre che una certa irresponsabilità urbanistica, possono far venire l’idea di trasformare il Flaminio in un’arena per concerti. Fare un’arena per concerti da 50mila posti dove nel raggio di poche centinaia di metri si è deciso di trasformare le caserme in uno sviluppo immobiliare. È un’area urbana priva di infrastrutture, non ci sono parcheggi. Il vecchio Flaminio era autorizzato per 24mila posti, ma non c’erano l’Auditorium e il Maxxi. A chi conosce la città, l’idea di trasformare il Flaminio in un’arena che porta cinquantamila persone e non ha una spilla di parcheggio è impensabile.
Perché la Lazio non fidelizza l’Olimpico? Mi chiedo. Quando Cragnotti mi chiede un consiglio per localizzare lo stadio della Lazio, lui ci avrebbe messo i soldi, io che non ero più sindaco suggerii Tor Vergata dove nel frattempo sono state portate tutte le infrastrutture. Era un terreno pubblico, non c’era possibilità di speculazione. Qua mi pare di capire che per far tornare i conti per il Flaminio, i soldi li mettono quelli che investono sui concerti ma non si può fare in un quartiere che ha otto posti auto. Il problema della Tiberina è legato al fatto che è un’area di esondazione di emergenza del Tevere. Si deve trovare una soluzione intelligente, la trasparenza esige che si dica da dove arrivano i soldi. Non si può fare su Viale Tiziano, famo ride».