2013

Stankevicius non dimentica: “La Coppa Italia un sogno che si realizza. Futuro? Penso sia qui”

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Infortunio lungo, che l’ha tenuto fuori per tutto il 2012. E’ stata una stagione travagliata quella di Marius Stankevicius, capace di trovare spazio nella formazione di Petkovic solo nel finale di stagione, con risultati al di sotto della sufficienza. Lo stesso capitano della Nazionale Lituana, è inervenuto ai microfoni di RadioSei. Di seguito l’intervista completa.

Marius, ora le vacanze, poi si riparte…
“Ieri sono tornato dalla Nazionale, adesso sono in vacanze per ricaricare le pile e ripartire al meglio in vista della prossima stagione”.

Che stagione è stata?
“E’ stata una stagione lunga e pesante, tutti abbiamo dato il massimo e la finale è stata meravigliosa per tutti: giocatori, staff e soprattutto per i tifosi. E’ stato come un sogno che si realizza”.

C’è stato questo cambiamento tra la Lazio di Reja e quella di Petkovic?
“Tutti parlavano del cambiamento del mister, quando si cambiano tante cose non è facile vincere subito e noi invece lo abbiamo fatto. La squadra è rimasta completa come l’anno scorso, quindi c’era la stabilità che è molto importante e che ci ha aiutati”.

Girone d’andata spettacolare e ritorno fiacco: come mai?
“Dopo tante partite un calo fisico e mentale ci può stare, penso che questo sia stato il problema più grosso. Nella prima fase siamo stati meravigliosi, poi nella seconda siamo calati. E’ stata molto importante la finale che che ha cancellato il brutto girone di ritorno. C’è stato un gruppo unito che ha meritato di alzare questa coppa. Sono orgoglioso di tutti quanti, è stato un sogno che si è realizzato”.

Come stai fisicamente?
“E’ stato un anno altalenante per me. Senza la preparazione e con una base solida alle spalle non è facile andare bene. Nel finale di stagione, sia nella Lazio che in Nazionale ho giocato di più e ho ritrovato un po’ di condizione. Spero di partire subito bene per la preparazion, devo guardare avanti”.

Sul futuro…
“Ho ancora un anno di contratto. Adesso siamo in vacanza ma penso che andrò anche io al ritiro di Auronzo di Cadore”.

E’ arrivato Novaretti, un concorrente in più per la difesa?
“La concorrenza è una cosa buona perchè migliora tutti ed aiuta ad impegnarsi sempre di più”.

Qual è il ruolo che preferisci?
“E’ una domanda complicata, se riesci a dare il tuo contributo in più posizioni va bene tutto. Ultimamente sono stato un jolly, tamponavo alcuni ruoli lasciati scoperti, ma io nasco come centrale o terzino destro e sono questi quelli che preferisco”.

Ci sono tanti centrali in rosa: possibile difesa a tre?
“Dobbiamo andare avanti passo dopo passo, anche il mister deve vedere chi avremo a dispozione, sono tanti i punti di domanda. Lasciamo passare le vacanze e poi vedremo”.

Prima della finale di Coppa Italia avete pensato di non potercela fare?
“Io ho visto la squadra ben preparata mentalmente. Forse non abbiamo ottenuto i risultati in campionato perchè già pensavamo alla finale. La preparazione a quella partita rimarrà a tutti come esperienza ma anche come un bel ricordo. Sono momenti difficili, ma quando ce la fai poi sei davvero soddisfatto. Solo con il tempo riusciremo a capire cosa abbiamo fatto, vincere un trofeo del genere, a Roma per giunta, è incredibile”.

Negli ultimi giorni sta tenendo banco il “caso” Hernanes. Pensi che rimarrà alla fine?
“E’ un giocatore molto importante per la Lazio, che ci fa fare il salto di qualità. Spero che non vada via, poi io gli auguro il meglio per la carriera ma qui cercheremo di ottenere il massimo dei risultati. Se il Presidente dice che non lo vuole venedre, penso che dica la verità”.

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