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De Grandis sicuro: «In Supercoppa la Lazio deve sfruttare il nuovo format. Re Cecconi? Vicenda con molti punti oscuri»

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Stefano De Grandis, noto giornalista, ha parlato della semifinale di Supercoppa Italiana tra Inter e Lazio e non solo: le dichiarazioni

Intervenuto a Radiosei, Stefano De Grandis ha dichiarato:

PAROLE – «Oggi è l’anniversario della morte di Stefano Re Cecconi che ci lasciava 47 anni fa, ucciso da un colpo di pistola in una gioielleria. Domani su Sky nella docuserie sullo scudetto del ’74 ci sarà proprio il racconto con documenti originali della vicenda e ovviamente della carriera del centrocampista biondo. Ovviamente non c’è un’inchiesta sui fatti perché non era il luogo dove farla, ma rimangono nel racconto alcuni punti oscuri che vengono evidenziati. Nessuno mi toglierà mai dalla testa che la cosa strana è che la frase minatoria fu pronunciata da Ghedin, ma il gioielliere puntò la pistola su Re Cecconi. Indubbiamente una circostanza che lascia pensare. Parlando di Supercoppa, la Lazio deve fare una partita di grande concentrazione anche perché non ci saranno i supplementari e in caso di pareggio si andrà direttamente ai rigori dove può vincere chiunque. Non dimentichiamo che la finale vale quasi 4 milioni. Sono pochi i punti deboli dell’Inter: ha un centrocampo straordinario e due eccellenti quinti. Forse non ha grandi alternative in attacco, ma al gol ci possono arrivare in molti modi. Certo, quando giochi una partita secca tutto può accadere. Spero che Rovella non si sia fatto nulla perché è un uomo importante».

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