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Stefano Re Cecconi: «La Lazio si è sempre ricordata di mio padre, ora lo immagino con Pulici»
Le parole del figlio di Re Cecconi, Stefano che ricorda così suo papà
Sono passati 42 anni dalla scomparsa tragica di Re Cecconi, suo figlio Stefano è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per ricordare suo papà: «Ringrazio la Lazio che si è sempre ricordata di mio padre. Non c’è rimedio a una perdita del genere, si deve andare oltre. Ritengo di essere una persona fortunata perché ho avuto sempre molte persone che mi sono state vicine, con un affetto che assolutamente non era dovuto. Non mi sono mai sentito completamente solo. Ho un legame profondo con gli ex compagni di squadra di mio padre. Quest’anno è stato duro perché se ne sono andati via due uomini importanti come Facco e Pulici, erano veramente due bellissime persone. Mi devo ancora riprendere per la scomparsa di Felice, lui in questi anni si è sempre fatto sentire con me e mi è stato vicino. Ho scoperto una persona meravigliosa, un pezzo di Lazio incredibile. Oggi lo immagino insieme a mio padre, la passione sfrenata di Felice e la calma di mio padre si completano perfettamente».
RICORDI – «Ci sono state sempre partite incredibili tra Napoli e Lazio, anche quando giocava papà. Me ne ricordo una in cui su di lui fecero degli interventi davvero brutti tanto da fargli rischiare la carriera. Quel giocatore, autore dei brutti falli, lo incontrarono poi nell’ultima giornata del campionato seguente e i compagni di mio padre lo misero in grande difficoltà durante la partita. Era un gruppo unito, poi c’era Maestrelli, la vera guida di quella Lazio. Tra lui e i giocatori c’era un legame veramente incredibile, è il vero artefice di quella squadra incredibile perché riuscì a mettere insieme gli aspetti migliori di ciascun giocatore”.