2013

Stendardo: “Lazio tra le più forti del campionato”

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Guglielmo Stendardo, difensore dell’Atalanta, domenica affronterà la Lazio, sua ex squadra. E sui biancocelesti, ma non solo, il 32enne difensore ha rilasciato diverse dichiarazioni al Giornale di Bergamo:

Sarà una partita importante contro una delle più forti del nostro campionato, una squadra difficile da affrontare perché ha individualità importanti in grado di fare la differenza in ogni momento. Bisogna preparare bene la partita e credo che sarà così perché settimana scorsa abbiamo fatto un grande lavoro fisico mentre in questa ci siamo concentrati sulla parte tattica. Mister Petkovic è un valore aggiunto. È una persona perbene, molto seria, che ha dimostrato da subito essere un allenatore da Lazio, cosa affatto facile, come insegnano alcuni esempi anche recenti. Ha fatto un ottimo lavoro, ma ha a disposizione una rosa tra le prime come qualità“.

Dopo un avvio decisamente storto sono arrivate due vittorie, contro Udinese e Chievo, nelle quali la difesa non ha subito gol

È sempre bello non subire gol, ma sono una serie di ingredienti a determinare le cose, sia nel bene che nel male. Poi c’è sempre il fattore fortuna. Contro Udinese e Chievo c’è stato un approccio giusto alla gara e questo deve caratterizzarci sempre. La fame, l’agonismo, l’alta concentrazione non devono mai venire meno. In casa è più facile perché abbiamo la spinta del pubblico a darci una mano. Personalmente all’inizio non ero al top, come tutti i giocatori che hanno una stazza fisica importante ho faticato a trovare la forma. Ora sono in condizioni discrete. Per quanto riguarda i compagni, invece, è da rimarcare il comportamento di chi gioca come di quello di chi non gioca. Tutti sono a disposizione e quando vengono chiamati in causa danno tantissimo”.

 

Un argomento di grande attualità sono le sanzioni inflitte ai tifosi che stanno in curva per i cori discriminatori, in particolare nei confronti dei napoletani

 Quando sento i cori contro i napoletani rimango inorridito. Bisogna conoscere la storia di una città importante come Napoli. Io sono orgoglioso di essere italiano e quindi napoletano. Tutti noi dovremmo essere orgogliosi di avere città uniche come Napoli, Roma, Milano, Firenze e Venezia, solo per dirne alcune. Ma dobbiamo distinguere tra razzismo e goliardia. Il razzismo esisteva e continua ed esiste. Nel calcio poi si deve considera la responsabilità oggettiva che in alcuni punti deve essere modificata. Non si può penalizzare una tifoseria intera per i cori di pochi. Bisogna beccare i colpevoli e punirai, puntiamo alla ‘Best practice’: guardare i modelli migliori come quelli tedeschi e inglese. Non si devono adottare solo misure di repressione, ma di prevenzione”.

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