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Stendardo: «Troppe sviste arbitrali contro la Lazio, ho un timore». E su Astori…
Intervista all’ex Lazio, Guglielmo Stendardo: il difensore si è espresso su Astori e sul momento stagionale della squadra di Simone Inzaghi
L’Italia intera piange la morte di Davide Astori. Calciatore e uomo esemplare, elogiato da tutti coloro che hanno avuto la possibilità di giocare insieme o contro nella propria carriera. Guglielmo Stendardo lo conosceva bene, ha raccontato la sua esperienza ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Ecco le sue parole: «Quando giocavo con l’Atalanta, erano frequenti oltre che sempre piacevoli gli incontri nei vari ristoranti della città con Davide. Da buon bergamasco, viveva la sua città come ogni luogo dove lo ha portato la vita, con la sua proverbiale ed esemplare semplicità, che fin dal principio lo ha contraddistinto. Il capitano della Fiorentina era e resterà un esempio in campo e fuori. Più ci penso e più rifletto su quanto siamo vulnerabili, anche noi sportivi che all’esterno godiamo di un’immagine circondata da una presunta indistruttibilità, che poi non si rivela tale».
POLEMICHE VAR – «Contro la Juventus è stata giocata una partita tatticamente perfetta, praticamente portata a casa con un punto che sarebbe stato importante sia per la classifica che per il morale, decisa da una prodezza di un singolo e dall’unica disattenzione difensiva dei biancocelesti che è costata molto cara. Il rigore non sanzionato su Leiva? Incredibile svista. E non è la prima… La Lazio è stata ed è troppo penalizzata da questi episodi arbitrali, temo alla fine della stagione non ci sia la classica compensazione tra un vantaggio e uno svantaggio».
EUROPA LEAGUE – «Simone Inzaghi schiererà la Lazio migliore, non credo ad un ampio turn over, deve essere un obiettivo primario andare avanti in questa competizione».