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Stradiotto (capo Osservatorio Viminale): «Sono per il dialogo con gli ultras. Lo stadio silenzioso non mi emoziona»

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La sicurezza dello stadio Olimpico è diventato ormai uno dei temi caldi degli ultimi anni, anche a causa degli eventi nefasti di cui è stato teatro. In tal senso, sulla questione è ritornata a parlare Daniela Stradiotto, il nuovo presidente dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale che in una breve interviste rilasciata al noto quotidiano La Stampa, ci ha tenuto a dire la sua: «Sono per il dialogo con gli ultras. Si può trovare un punto di incontro, dove il tifo sia l’uomo in più in campo e non l’occasione per episodi di violenza, droga. Ben venga un provvedimento di bonifica. Sono andata a vedere Lazio-Juventus: c’era un bellissimo clima. Ma chi se ne frega se non entra il bandito? Non tutti gli ultras sono banditi, per carità. Ma quando prendi l’antibiotico, un po’ vai giù. La verità è che c’è disonestà intellettuale». Lo stadio silenzioso non piace a nessuno, né tantomeno al nuovo funzionario dello Stato che ha chiuso con questo pensiero: «Nessuno è schedato .Le cose cambiano solo per avviare le indagini, guardando le immagini: invece di 8 ore ci vorranno 8 minuti. E invece sento qualche avvocato che dice: “Quando entrate mettetevi occhiali e berretto calato sul naso”. Lo stadio silenzioso non mi emoziona, manca qualcosa allo spettacolo».

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