2015

Striscioni vietati, l’avv. degli ultrà Contucci: “Si può contestare in maniera civile. Merito a Lotito…”

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Fa discutere in questi giorni la decisione di vietare l’esposizione di striscioni nelle curve degli stadi. Alle colonne di Repubblica, interviene l’avvocato Lorenzo Contucci, difensore degli ultrà di Roma, Lazio ed altri club: “In maniera civile si può contestare, non è un reato in democrazia”, le sue prime dichiarazioni. Poi un’idea su Pallotta: “Il presidente ha sbagliato: doveva fare ricorso contro la chiusura della Sud anche perché c’erano tutti gli elementi per vincerlo. Quello che ha fatto rabbia ai tifosi della Roma è stato il diverso trattamento rispetto ad altri club: ricordo i derby di Torino con gli insulti su Superga, i cori di Firenze contro l’Heysel. Solo ammende, ma a Roma hanno chiuso la curva”. Il legale parla anche del presidente della Lazio, Lotito: “Certi personaggi, che poi non sono molti, sarebbero stati messi in condizione di non nuocere. Per la verità non lo ha fatto la Roma (ma forse lo farà), così tutte come le altre società. A Cagliari in ritiro sono volati gli schiaffi, ma il club fa finta di nulla (complimenti al giovane presidente Giulini, ha già capito tutto…). Parlano tutti, parlano troppo, straparlano: pochi agiscono davvero in maniera concreta. In questo va dato atto a Lotito. Roma, comunque, è una città difficile. L’unica (forse al mondo, chissà) dove ormai un derby non si può più giocare di sera. Non è normale. Questa è la resa dello Stato”. E’ anche la resa di certi prefetti (e questori) con poco coraggio: speriamo adesso in Gabrielli”.

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