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Stroppa: «Inzaghi? Uomo giusto per gestire Keita»

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Lazio-Milan, il doppio ex Stroppa analizza il match di lunedi in un’intervista

Giovanni Stroppa è il classico doppio ex, ed è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air, per parlare della sfida di lunedì prossimo tra Lazio e Milan e anche della corsa verso l’Europa di biancazzurri e rossoneri. Maglie che Stroppa ha indossato, ma l’ex in questo caso è triplo visto che l’attuale allenatore del Foggia ha anche giocato nel Pescara appena travolto a domicilio dalla Lazio.

C’era da aspettarsi una Lazio così bella?
«Ho visto un’ottima Lazio per venti-trenta minuti nel primo tempo, poi probabilmente si è seduta pensando di aver già portato a casa il risultato. Il Pescara è stato molto volitivo, credevo che anche nel secondo tempo avrebbe potuto mettere in difficoltà la Lazio, invece nella ripresa sono usciti fuori di prepotenza anche i valori tecnici e soprattutto una situazione psicologica che è molto difficile per gli abruzzesi. Nel secondo tempo semplicemente non c’è stata partita».

Su Parolo, autore di quattro gol nella trasferta allo stadio Adriatico:
«Ritengo che Parolo sia la mezzala perfetta, è un giocatore capace di coprire il campo su più fronti ma anche di attaccare la porta con efficacia. Una versatilità che l’ha portato ad essere un punto fermo anche in Nazionale».

La Lazio come dovrebbe gestire la situazione Keita?
«Non so se ci possa essere una regola generale per gestirlo, di sicuro bisogna trovare la chiave giusta e per fare questo ritengo che Inzaghi possa essere l’uomo giusto. Le qualità tecniche del ragazzo sono indubbie, dal punto di vista comportamentale le cose sono andate meno bene ma Inzaghi ha dimostrato di essere in grado di sfruttare al massimo il potenziale del ragazzo».

Anche perché c’è il rischio di diventare una meteora…
«Le dinamiche da valutare sono tante, a livello contrattuale ci si può sentire non all’altezza degli altri se non arriva il giusto adeguamento. Al di là delle bizze estive però mi sembra che sul campo Keita non abbia fatto mai mancare il suo contributo».

Lunedì la Lazio affronterà il Milan, che è passato dal ruolo di anti-Juve ad essere di nuovo in ritardo nella corsa per l’Europa. C’era da aspettarsi un calo del genere? «Assolutamente no, anzi come gioco e come crescita del gruppo la squadra del Milan mi sembrava potesse fare ancora importanti passi avanti, migliorando sul piano della maturità visti i tanti giovani presenti in rosa. Di sicuro gli infortuni hanno tolto quelle che erano le certezze della squadra, con elementi come Bonaventura fondamentali per tempi di gioco e di inserimento. Anche la mancanza degli esterni difensivi ha fatto sì che la squadra risentisse negativamente del momento, così come l’infortunio di Montolivo, considerando che a Locatelli va dato il tempo per crescere e migliorare».

La sfida tra biancazzurri e rossoneri sarà un crocevia decisivo per l’Europa?
«Mi aspetto innanzitutto che si possa assistere a una buona partita, essendo i due allenatori in grado di far esprimere alle loro squadre un gioco molto piacevole. Potrebbe essere un match aperto a qualunque tipo di risultato, viste le caratteristiche delle due formazioni».

Sul campionato, la corsa ai vari obiettivi potrebbe essere influenzata dagli impegni nelle Coppe europee?
«Nel caso della Juventus non credo, è una squadra attrezzata e pronta a giocare ogni tre giorni ad alto livello, è sicuramente un gradino sopra rispetto alle rivali. Le squadre che inseguono vedono il Napoli giocare un calcio incredibile, ma la Roma ha dalla sua una grande continuità. La Lazio esprime un ottimo gioco e l’Atalanta può contare su un entusiasmo trascinante: le squadre che saranno chiamate a giocare sistematicamente tre partite ogni settimana dovranno sicuramente far fronte a questa esigenza per arrivare fino in fondo nella corsa ai rispettivi obiettivi in campionato».

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