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Tare: «Ci vuole continuità nei risultati e nei progetti. Milinkovic…»
Il ds della Lazio Igli Tare è intervenuto sulle colonne de Il Tempo, dove ha parlato di vari temi, dai suoi inizi all’attuale momento degli uomini di Inzaghi. Ecco le sue parole: «La mia passione per il calcio, inizia per strada, a scuola, tra le vie della mia città. Io nasco e cresco nel Partizani Tirana, un club di riferimento per me e per tutta la mia famiglia. Purtroppo sono tanti anni che non torno lì. Poi sono andato in Grecia, lì sono diventato uomo, in Germania invece sono maturato come calciatore, ho trascorso 9 anni molto importanti. La Bundesliga era simile a quella di adesso». Sul suo arrivo nella Capitale, Tare spiega: «Ero in Sardegna, mi chiamò direttamente il presidente Lotito. Il mio impatto non fu positivo, arrivai e mi feci subito male. Sfortunatamente coincise tutto con l’esplosione di Pandev e Rocchi. Per questo motivo faticai molto ad ambientarmi. L’ambiente di Roma? Ogni stagione sento giudicare con troppo anticipo. I miracoli accadono soltanto una volta nella vita e la Lazio non può essere sempre un miracolo. Ci vuole continuità nei risultati e nei progetti che portiamo avanti. Roma è una piazza particolare, soltanto restando uniti si possono raggiungere determinati traguardi. Però non è semplice, ci sono troppi interessi». Infine un commento su Milinkovic: «Sergej ha dimostrato qualità e personalità. Bisogna lasciarlo crescere e magari anche sbagliare in pace».