2013
Tare e Bollini in coro: “Sì alla ‘squadra due’, serve solo coraggio”
Entrambi ospiti alla presentazione del libro “Almanacco per la giovane Italia” de Il Corriere dello Sport, il ds Igli Tare e l’allenatore della Lazio Primavera Alberto Bollini sono tornati sulla questione della “squadra due”, mostrandosi più che favorevoli a seguire la linea già adottata da parecchi altri paesi europei.
“La miglior cosa credo sia creare una seconda squadra, perché così si possono valorizzare i propri patrimoni. Tutte le domeniche vediamo seduti in panchina tantissimi talenti, se avessero la possibilità di giocare in stadi veri e con tifoserie vere, avrebbero la possibilità di crescere maggiormente. Purtroppo non tutti la pensano così, ma la seconda squadra è qualcosa di fondamentale e che permetterebbe di superare molte difficoltà. Se un giovane nel campionato Primavera fa 25 gol qual è il suo valore? Questo non si può sapere e una società è costretto a mandarlo in prestito in un’altra squadra di serie minori”, ha dichiarato il direttore sportivo biancoceleste.
Bollini ha rincarato la dose, affermando che “la Federazione sta dando un’impronta basata sul rapporto coi settori giovanili. Si spinge all’italianità, ma nel nostro club sono arrivati giovani che, dopo un periodo di ambientamento, sono diventati patrimonio societario, come Onazi, Cavanda e Keita. Inoltre siamo tutti favorevoli alla ‘squadra due’, vogliamo accorciare il gap per arrivare in prima squadra, credo sia un passaggio fondamentale sull’esempio di altre nazioni”.