2015

Tare fissa gli obiettivi: “Ad oggi è la Champions, entro due-tre anni vogliamo lottare per lo scudetto”

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Igli Tare si racconta. Il direttore sportivo della Lazio ha rilasciato una lunga intervista in patria, ai microfoni di Sporti Total, trasmissione dell’emittente KTV Kohavision. Si parte dalla carriera da calciatore: “Il primo gol lo ricordo benissimo. Ero giovanissimo, a soli 15 anni ho avuto l’occasione di giocare nella massima serie del mio paese con il Partizan Tirana. E nella stagione del mio esordio, feci subito gol. Ogni rete segnata ha la sua importanza. Ma quella che ho segnato alla Germania, nella sconfitta per 4-3 ad Hannover rientra tra le più belli e più difficili che abbia mai realizzato”. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Tare diventa ds della Lazio: “Non mi aspettavo che il presidente Lotito riponesse in me una fiducia tale da scegliermi per dirigere un club così importante e fare ancora parte di questa società mi riempie d’orgoglio. E’ una soddisfazione che mi sento di condividere con tutto il popolo albanese. L’acquisto più importante? In termini di immagine Klose. Il più difficile è stato Hernanes, siamo riusciti a portarlo a compimento dopo sette giorni veramente duri. Il trasferimento più importante sfumato è stato invece quello di Keisuke Honda. Siamo stati vicini alla firma, ma all’ultimo momento è saltato tutto“. Sugli obiettivi futuri: “Nell’immediato l’obiettivo è di lottare per la Champions League. La Lazio è un club di grande tradizione, ma che ha dovuto attraversare un periodo di transizione molto complicato dal punto di vista finanziario. In questi dieci anni è stato portato avanti un gran lavoro per condurre il club ai livelli di oggi. E il grande obiettivo è quello di lottare entro 2-3 anni per lo scudetto“. Sulla Primavera biancoceleste: “E’ la migliore d’Italia degli ultimi anni. Abbiamo vinto il campionato, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Ma la cosa più importante è che abbiamo portato almeno undici giocatori in prima squadra. Un grande risultato, nel futuro sarà uno dei punti di forza su cui abbiamo intenzione di lavorare con ancora più convinzione“. Infine una valutazione sulla squadra attuale: “Sono molto soddisfatto del percorso che abbiamo intrapreso sei mesi fa, con l’arrivo del nuovo tecnico Stefano Pioli. Abbiamo posto le basi per un progetto dettagliato, a partire dalla creazione di un gruppo che abbia un’identità. Una squadra che, ovunque vada, dia un’impressione forte grazie al suo stile dominante di gioco. E spesso in questa prima fase del progetto siamo riusciti a farlo. Siamo una squadra che sta creando il giusto mix tra giocatori d’esperienza e giovani talenti. Con la priorità di formare una nuova generazione che dia vita, nei prossimi cinque anni, a un nuovo ciclo. Giocatori come Felipe Anderson, Keita, Onazi o Strakosha hanno un futuro assicurato negli anni a venire. Sarei molto felice se riuscissimo a coronare il nostro sogno di qualificarci per la Champions“.

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