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Il segreto della Lazio è Tare: acquisti mirati e cessioni geniali

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Tutti i colpi di calciomercato azzeccati dal ds della Lazio, Igli Tare

Il talento della Lazio si chiama Igli Tare, il ds cercatore d’oro e scopritore di giovani dalle belle speranze. Dai baby a costo zero, alle intuizioni di mercato: come afferma il Corriere dello Sport, i suoi grandi colpi hanno rilanciato il club, hanno risistemato i conti rendendo il bilancio nuovamente virtuoso (utile da 9,5 milioni al 31 dicembre 2016, quando nel 2015 era in rosso). Nessun componente della rosa 2016-17 è costato infatti più di 10 milioni di euro; nessuna spesa folle, solo acquisti ragionati e ben pesati sotto tutti i punti di vista. Vanno inoltre aggiunte le cessioni, che sono valse ricche plusvalenze, concilianti con risultati calcistici e, come detto, di bilancio. Il valore dell’organico attuale è cresciuto in modo esponenziale ed è passato da un costo totale di 88,6 milioni (prezzi d’acquisto presi dall’ultima semestrale) ad un prezzo di mercato di 236,5 milioni di euro. A giugno si potranno progettare investimenti massicci sul mercato, considerando il bottino racimolato dalle probabili partenze di de Vrij e Keita Baldé.

MILINKOVIC – L’ultimo pezzo da novanta di Tare si chiama Sergej Milinkovic-Savic, strappato al Genk per 5,9 milioni, adesso valutato 30 milioni. Il ds biancoceleste lo conosceva ben prima di parlarne con il suo procuratore Kezman, lo seguiva dai tempi delle giovanili del Vojvodina. La Fiorentina s’è inserita, c’erano tanti personaggi attorno al giocatore, anche il padre puntana sulla piazza toscana. Ma il Sergente, quando è sbarcato a Firenze, tra le lacrime ha scelto la Lazio. La stima di Tare è garantita.

WALLACE – Il difensore brasiliano ha stregato il diesse nel febbraio 2015, durante il doppio confronto Champions League tra Monaco (squadra in cui militava) e Arsenal. Tare fu colpito dalla personalità mostrata dal giocatore in partite di grandissimo livello e dalla duttilità che gli permettere di poter ricoprire tutti i ruoli della difesa.

BASTOS E LUKAKU – L’esperto albanese osservava Bastos prima che il centrale angolano approdasse in Russia. Il retroscena è legato alla trattativa iniziata a giugno, quando il difensore era in scadenza di contratto con il Rostov, poteva essere preso a parametro zero. Bielsa però congelò l’operazione, disse no e Bastos nel frattempo firmò il prolungamento con il suo club: il ritardo costrinse la Lazio a sborsare due mesi dopo 5 milioni. Jordan Lukaku invece era stato visionato durante un torneo di Viareggio tre anni prima, ai tempi dell’Anderlecht. Fu convinto dal tecnico albanese Hasi, vice allenatore dell’Anderlecht ed ex compagno nella Nazionale Albanese.

STRAKOSHA – L’amicizia con Fotaq Strakosha è stata d’aiuto per portare Thomas nella Cipitale, il portiere figlio d’arte. Era il 2012 quando si stava svincolando dal Panionios di Atene. Sulle sue tracce c’era anche Walter Sabatini per la Roma.

KEITA E FELIPE – Il senegalese venne segnalato dagli scout a 16 anni, quando segnava raffiche di gol con il Cornellà. Tare così andò personalmente a Barcellona e se ne innamorò. Keita si poteva svincolare dai blaugrana, fu pagato solo un indennizzo Uefa (410mila euro) per acquistarne il cartellino. L’acquisto di Felipe Anderson è stato al contrario piuttosto tribolato: tutti sanno che il corteggiamento durò otto mesi, dal dicembre 2012 al giugno 2013. L’acquisto fu chiuso dopo 20 giorni di trattative svolte sotto il sole di San Paolo. Due ore di macchina verso il quartier generale del Santos, sfidando anche le tensioni civili di quel periodo. Una telenovela poi per raggiungere l’accordo con il fondo inglese, ma questa è la storia che racconta sempre Lotito.

IL LAVORO DEL DS – Una ragnatela invisibile, agenti stranieri e sconosciuti, lontani dal circuito mediatico italiano: è questo il segreto del dirigente albanese, oggi uno dei migliori talent scout del panorama della Serie A. Utilizza data-base (soprattutto InStat Scout) che forniscono statistiche, video, relazioni su qualsiasi calciatore che cominci a farsi vedere in ogni angolo del mondo, anche da casa spesso si aggiorna sul proseguimento dei campionati esteri. Il fatto che collabori con procuratori quasi ignoti rende difficile captare qualsiasi indiscrezione di calciomercato intorno alla Lazio. Non si sa niente, basso costo e massimo risultato. Il fiuto e l’occhio fanno la differenza.

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