Hanno Detto
Tavares si racconta: «I miei hobby, Baroni e il match con l’Inter. Vi dico tutto»
Nuno Tavares, terzino biancoceleste, ha parlato così ai microfoni ufficiali del club alla vigilia di Lazio-Inter. Le sue parole
Intervenuto ai microfoni ufficiali del club, Nuno Tavares ha parlato così alla vigilia di Lazio–Inter:
CAMPIONI CON CUI HA GIOCATO – «Ce ne sono sicuramente tanti! Penso a Xhaka, Martinelli, Otamendi… Però Odegaard è di un livello pazzesco».
GIOCATORI DEL PASSATO – «Sono molti quelli con cui mi sarebbe piaciuto giocare, ma ho sempre avuto un debole per Ronaldinho».
HOBBY – «Sto scoprendo Roma e le usanze italiane in generale ma per ora è presto. Le mie passioni sono quelle che hai detto, come l’NBA e ascoltare musica forte, musica da festa. Cantanti italiani? Al momento non li ascolto (ride, ndr). Però ho in mente una canzone che mi è piaciuta, quella di Kean della Fiorentina, un mix tra rap e trap. Amo anche passare il tempo con mia nipote Madalena, è la figlia di mio fratello. Vive in Portogallo e ha un anno».
CUCINA – «Mi piace cucinare, non lo trovo noioso. Prima di venire qui, ad esempio, mi stavo preparando la cena. Cucino un po’ di tutto».
VESTITI – «Penso di essere dipendente dai vestiti e da tutti gli accessori in generale! Mi piace essere sempre elegante, è un aspetto che mi interessa molto».
CAPELLI – «Porto da sempre lo stesso taglio di capelli, però quello che ho il giorno prima delle partite non mi piace. Stasera ci lavorerò su per modificarli (ride, ndr)».
LAZIO – «Voglio ottenere trofei e grandi risultati con la Lazio, così facendo sono certo che le cose andranno bene anche a livello personale. Siamo un bel gruppo unito e abbiamo una buona squadra per centrare i nostri obiettivi. Sappiamo di giocare per un grande club con tifosi incredibili che vogliamo rendere felici».
INTER – «Sappiamo di affrontare una grande squadra che è in lotta per lo Scudetto, sono i campioni d’Italia in carica. Noi però pensiamo solo a noi stessi e a fare una bella partita. Spero che sia una notte da ricordare e di conquistare una vittoria davanti ai nostri tifosi».
BARONI – «Penso che il merito sia tutto di come il mister guidi la squadra, è molto umile. Gestisce il gruppo in maniera incredibile, punta su tutta la rosa. C’è una bella aria all’interno dello spogliatoio, tutti sanno che troveranno spazio dando il massimo in allenamento e in partita».
GIOCATORI NELLO STESSO RUOLO – «Sinceramente, non guardo molte partite ma se dovessi dire un nome, farei quello di Dodò della Fiorentina».
DELE-BASHIRU – «Dele-Bashiru mi ha impressionato, ha tanta potenza quando parte palla al piede. Non lo conoscevo, mi ha sorpreso».
GOL – «A Marsiglia segnavo tanto anche perché giocavo più avanzato, ero quasi un’ala offensiva. Non voglio sembrare banale, però, più dei gol o degli assist, mi interessa solamente che la squadra vinca più partite possibili. Solo così sono felice».
PARTITA PERFETTA – «Ricordo con affetto il mio debutto in Europa League in casa con il Benfica, quando battemmo 3-0 lo Standard Liegi e realizzai anche un assist. Qui alla Lazio avrei voluto dirti la gara contro il Milan ma il fatto che non abbiamo vinto mi ha lasciato un po’ di amarezza».