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Tra Roma e Toro c’è un Abisso. Fonseca aggancia la Juve, sprofondo granata

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Toro alla deriva con 30 reti subite mentre la Roma rientra nel gruppo delle inseguitrici. Errori decisivi dell’arbitro Abisso

 

La Roma fa il giro largo ma torna nel gruppo delle prime inseguitrici, agganciando la Juve a -4 dal Milan capolista. E’ l’unica squadra di vertice senza bomber, o meglio, il bomber ce l’ha ma a differenza di Ibra, Lukaku e Ronaldo quest’anno Dzeko gira a vuoto. Ci pensa Mkhitaryan a non farlo rimpiangere, oltre al rilancio dell’armeno, Fonseca ha trovato equilibrio e gli stimoli giusti per motivare un gruppo magari non da scudetto, ma sicuramente da Champions. La sua Roma gioca bene, segna tanto e può concedersi il lusso di risparmiare Pedro in vista dell’Atalanta. Giampaolo invece non risparmia nessuno, ma rivoluziona la squadra in campo all’Olimpico, con Milinkovic Savic in porta al posto di Sirigu e Lukic in attacco ad affiancare Belotti. Al netto degli errori gravi di Abisso il Toro quest’anno non ha mai dato l’impressione di essere una squadra: fragile, senza identità, carattere e qualità.

Il cuore Toro batte solo nel petto di Belotti, che nonostante la sua nona rete in stagione non riesce a trascinare i compagni, e la classifica al momento è drammatica: ultimo posto insieme al Crotone, con la peggior difesa del campionato: 30 reti subite. Ce n’è abbastanza per esonerare Giampaolo, ma il Bologna incalza e salvo decisioni a sorpresa o punti pesanti nelle prossime due gare, il Napoli rischia di essere il capolinea granata di un allenatore che a Torino non è riuscito a esprimersi. Una menzione particolare per Abisso, frettoloso nell’espulsione di Singo e impreciso in altri episodi più o meno decisivi della sfida. Diversi gli errori arbitrali in questo turno, e valgono tutti doppio perché in tempo di VAR – almeno sulle scelte che possono indirizzare la gara – meglio un consulto in più di una decisione superficiale.

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