Trentalange: «Violenza sugli arbitri problema culturale, ecco a cosa penso»
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Trentalange: «Violenza sugli arbitri problema culturale, ecco a cosa penso»

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Alfredo Trentalange, presidente dell’AIA, parla della vicenda dell’arbitro aggredito nella prima categoria piemontese

Alfredo Trentalange, presidente dell’AIA, parla degli episodi di violenza sugli arbitri e introduce l’argomento del doppio ruolo, direttore di gara-giocatore. L’intervista a La Stampa.

VIOLENZA SUGLI ARBITRI – «Stiamo parlando di un problema culturale che degenera in episodi di violenza. Un problema che va avanti da tempo e che stiamo cercando di combattere anche con strumenti nuovi…».

ANDREA FELIS – «Domani accompagnerò in campo il giovane Andrea Felis, a Vercelli: il fatto che non abbia avuto un momento di esitazione nel tornare a fare quallo che fa con passione è un messaggio ricco di significati per chi vorrà avvicinarsi al nostro mondo».

DOPPIO RUOLO – «Dai 14 ai 17 anni compresi, adesso, è possibile svolgere i due ruoli: giocare e dirigere le partite. Un modo, diretto, per capire da una prospettiva diversa le difficoltà che si possono incontrare e favorire, così, atteggiamenti diversi. Un’opportunità da valorizzare: dietro ogni ragazzo che scende in campo per arbitrare c’è passione e sacrificio e interpretare i due ruoli può aiutare a capirlo».

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