2013

Tridente mal interpretato, bene Keita

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Cresce e convince sempre di più il giovane Keita. Forse è stato l’unico che ieri sera nella gara di Nicosia si è distinto per grinta, personalità e interpretazione corretta del proprio ruolo. Proprio come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’ex Barcellona è stato il solo ad capire ed eseguire correttamente il ruolo di attaccante esterno. Magra consolazione, considerando anche che nella seconda parte del match ha subito un certo calo dal punto di vista fisico. Ma il tridente non ha funzionato in generale anche per Floccari ed Ederson che non hanno mai dettato il lancio in avanti. Nel primo tempo la Lazio, concentrata a trenta metri dalla porta avversaria, ha mancato di profondità e pericolosità se non in una-due occasioni poi non concretizzate. L’assenza di Klose (ieri in tribuna) si fa sentire, non si riesce più ad arrivare in porta, non si riesce più a far paura, e Perea si può considerare ormai il centravanti titolare dei biancocelesti, il quale, dopo tre presenze da novanta minuti, è stato fatto partire dalla panchina subentrando a Floccari nel finale. Probabilmente è proprio il colombiano a rappresentare l’unica valida risorsa offensiva di mister Petkovic.

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