2015

Tunisia, arbitro ferma il gioco e scoppia in lacrime

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Direttori di gara, giudici, integerrimi uomini di legge che fanno rispettare il regolamento del gioco del calcio ogni partita, sfidando le ire di chi è in campo e, soprattutto, di chi siede in tribuna. Consapevoli dell’ambiente che li circonda, preparati a tenergli testa e fronteggiarlo con inscalfibile autocontrollo, gli arbitri sono abilmente preparati alle situazioni di gioco in cui devono intervenire ogni domenica. Talvolta, però, può capitare che anche il più irremovibile degli animi perda l’equilibrio, annullando quell’imprescindibile aura di serenità necessaria a tutti i fischietti del mondo del calcio.

Nella partita di “Ligue Professionnelle” tunisina tra Athletique Bizertin e Avenir Sportif de La Marsa, i calciatori hanno assistito a un’insolita scena: con il risultato fermo sullo 0-0 e la tifoseria locale particolarmente calorosa, l’arbitro Harrouch Yassine ha interrotto il gioco per poi scoppiare in lacrime; subito consolato dai giocatori, ha ripreso poco dopo il controllo della gara, terminata poi 1-0 per il Bizertin.

A fine partita, lo stesso arbitro ha spiegato le motivazioni del suo gesto: “Ascoltando insulti simili, è difficile trattenere le lacrime. Nessuno amerebbe sentire la propria madre insultata, che Dio la riguardi! I tifosi che si sono comportati in tal modo non rappresentano Biserta, né il vero pubblico del Cab”.

In passato le lacrime versate dai direttori di gara non sono mancate, con motivazioni però ben diverse: dalla commozione di chi emetteva l’ultimo fischio della propria carriera, al dolore di chi si infortunava nel mezzo dell’incontro, dovendo abbandonare il proprio ruolo. Questa volta Yassine ha mostrato una debolezza impropria di un arbitro, capace anche lui di emozionarsi dinanzi i troppi insulti ricevuti. 

gianlucadimarzio.com

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