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Ululati a Keita durante l’amichevole, il sindaco di Padova si scusa col senegalese

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Anno 2016, sembra paradossale, ma in una società multiculturale e globalizzata come quella attuale ancora c’è chi insulta e incita all’odio per il colore della pelle diverso dal proprio. L’ennesimo episodio degradante questa volta si è materializzato allo Stadio Rodolfo Zandegiacomo di Auronzo di Cadore durante l’amichevole di precampionato tra Lazio e Padova.

 

Bersaglio degli ululati razzisti da parte di un gruppo di esaltati (peralatro in un test di natura non competitiva) è stato il giovane attaccante biancoceleste, Keita Balde Diao. Il senegalese ha reagito portando il dito alla bocca per zittire gli autori delle offese dopo aver realizzato l’assist per il goal di Djordjevic. Pur trattandosi di una semplice gara di pre-season, l’accaduto non è passato inosservato (specialmente tenendo conto della stretta attualità e di aggressioni a sfondo razzista come quella che a Fermo è sfociata nel pestaggio mortale di un ragazzo nigeriano che tentava di difendere la sua compagna da insulti razzisti ndr) e ha incontrato la ferma condanna di diverse voci.

 

Tra di esse anche quella del sindaco di Padova, il leghista Massimo Bitonci. “Lo sport è passione, condivisione e amicizia – ha scritto il primo cittadino patavino sulla propria fanpage di Facebook -. Mi spiace constatare, da sportivo e da sindaco, che alcuni personaggi ieri hanno fatto vergognare tutta la città e, in modo particolare, i veri tifosi presenti allo stadio. Chiedo scusa per loro a Keita, calciatore della Lazio”.

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