Un tridente per volare, aspettando Klose - Lazio News 24
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2013

Un tridente per volare, aspettando Klose

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Il finale di Trebisonda e la gara contro la Fiorentina sono stati indicativi del nuovo modulo su cui Petkovic vuole puntare. Il tecnico bosniaco, come riporta Il Corriere dello sport, si presentò davanti a Montella con il 4-3-2-1, variante del 4-3-3. E il 4-3-3 l’ha utilizzato ieri nell’amichevole contro l’Aprilia, in tutti e due i tempi di gioco. La strada è giusta perché il tridente è adatto alla Lazio dei giovani, rende più frizzante ed esplosiva la squadra, le dà più peso in attacco. Il 4-3-3 è un modulo che predispone all’assalto, ma va attuato prendendo le giuste contromisure. L’Aprilia, ad esempio, ha segnato due gol.

Petkovic affrontò la Fiorentina schierando Candreva e Felipe Anderson alle spalle di Perea (spesso si trovavano sulla stessa linea). Vlado ieri pomeriggio a Formello ha modificato di poco l’assetto. Ha voluto che il match si giocasse a porte chiuse, preferisce svolgere gli esperimenti lontano da occhi indiscreti, neppure le telecamere della tv ufficiale hanno trovato posto. Il tridente utilizzato contro l’Aprilia era formato da Perea (a destra), Floccari (centrale) e Keita (a sinistra). Felipe Anderson agiva da mezzala sinistra, nel centrocampo a tre era in compagnia di Ledesma e Ederson (adattato da mezzala destra). Nel secondo tempo il tris d’attacco è stato formato con Perea, Floccari e il baby Lombardi. Nel finale è stato avanzato Vinicius nel ruolo di attaccante esterno (Keita agiva a destra, Floccari era centrale).

Petkovic insiste, deve lavorare senza i nazionali, senza Klose e gli altri infortunati, non è semplice. Il tecnico ha voluto organizzare l’amichevole con l’Aprilia per lavorare fisicamente e tatticamente, per dare spazio a tutti, per esaminare meglio gli acquisti e i giovani. La Lazio, domenica scorsa, ha dimostrato di poter sviluppare il pressing e il calcio sognato da Petkovic, l’ha fatto capire anche l’allenatore durante la conferenza stampa finale:  «Questo tipo di gioco deve essere supportato dal contributo di undici giocatori. Per fare tutto questo i primi difensori sono gli attaccanti. Hanno portato beneficio alla difesa. Abbiamo rischiato poco con una squadra come la Fiorentina, piena di qualità. Siamo stati capaci di controllarli e siamo stati pericolosi, 19 tiri in porta contro 4, come dicono le statistiche. Questa è la strada» . Quella notte mancò solo il gol, si lavora per trovarlo con più facilità anche senza Klose. 

Il 4-3-3 può essere utilizzato produttivamente. Biglia o Ledesma (in questo ordine) sarebbero i registi, occuperebbero la cabina centrale. Onazi o Gonzalez (a destra), Hernanes o Felipe Anderson (a sinistra) sarebbero le mezzali. In avanti ci sarebbe l’imbarazzo della scelta. Petkovic ieri ha voluto provare Perea a destra, come attaccante esterno, vuole sperimentare i suoi uomini in più ruoli e in più moduli. Un assetto va scelto, non si può variare continuamente, si corre il rischio di creare confusione (è successo ad esempio a Reggio Emilia contro il Sassuolo). Il 4-3-3 non è più solo una tentazione: i segnali registrati recentemente spingono Petkovic ad insistere. L’anno scorso s’inventò il 4-1-4-1, riuscì a trovare un compromesso con la squadra scegliendo quel modulo. Quest’anno è andato avanti per tentativi, l’ultimo forse è stato quello definitivo. Il 4-3-3 sarà la formula magica? Solo il campo può essere giudice.
 
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