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Veron: «La mia Lazio ha scritto la storia del calcio. Il ricordo più bello? L’affetto dei tifosi»
Tanti ex laziali o comunque ex calciatori questa sera scenderanno in campo allo stadio Olimpico per la Pace. In attesa di scendere in campo, i campioni si sono ritrovati all’hotel “Sheraton Parco de’ Medici”, per rilassarsi e per partire tutti insieme alla volta del Vaticano dove verranno ricevuti in udienza dal Papa. Tra le tante stelle c’è Juan Sebastian Veron, ancora molto legato alla Lazio come dichiara ai microfoni dei cronisti presenti: «Il motivo per cui siamo qui è la cosa principale. C’è sicuramente emozione, ritrovare il pubblico, lo Stadio Olimpico fa sempre piacere. Da quando sono partito dall’Italia non ero mai tornato per giocare, è sicuramente un’emozione – riporta lalaziosiamonoi -. Tanti campioni? Ritrovare degli amici e poter giocare con loro fa sicuramente piacere. La nostra Lazio ha vinto poco? Questo non possiamo dirlo, quello che hai vinto, hai vinto. Se avremmo potuto vincere di più non lo sapremo mai. Quella squadra ha segnato un’epoca, ha segnato una pagina sia della storia del calcio in generale sia della Lazio. Per me la cosa più bella è quel ricordo e il ricordo dei tifosi.»
Poi si passa a parlare di Lazio attuale: «Fa piacere che la Lazio stia andando bene. Simone Inzaghi è stato un nostro compagno, mi fa piacere che la sua prima esperienza stia andando bene. Credo che ci tenga molto. Noi lo accompagniamo, anche se da lontano, in questa strada che sta percorrendo. Io presidente laziale? Era una battuta, in questo momento è difficile tornare quando c’è gente che non ti vuole. Rimarrà quindi quello, un pensiero, una battuta. Il mio mancato ritorno da calciatore? Non ci sono rimpianti, credo che quello che dovevo fare l’ho fatto, dando sempre il massimo. Rimane questo. Se voglio ricominciare a giocare? Sì, ho fatto una scommessa, vediamo.»